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Comunicati Stampa

10/12/2019

GDM 2019, L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE LUCA CERISCIOLI: “RITROVARE LE GRANDI ENERGIE DI CUI SIAMO CAPACI, SAPERE INNOVARE E SAPER CONSERVARE IL MEGLIO CHE CI DISTINGUE”

“Abbiamo ascoltato il professor Diamanti parlare di percezione del declino senza essere effettivamente in declino e un invito a saper ritrovare la fiducia nella nostra marchigianità, io alle celebrazioni preferisco lo sguardo sulla realtà , non nascondere la polvere sotto il tappeto ci aiuta ad affrontare meglio le sfide, a reagire con le migliori energie come sappiamo fare per ritrovare la strada verso la crescita che ci aspetta” Così il presidente Luca Ceriscioli sul palco della Giornata delle Marche , intervistato dal conduttore, il giornalista Rai Marco Frittella. “Noi con la concretezza che ci distingue – ha proseguito - abbiamo uno sguardo preoccupato per il futuro ma chi ci guarda da fuori vede un territorio straordinario come ha fatto Lonely Planet che ci riconosce come eccellenza. E allora dobbiamo essere pronti a dare il meglio ed è una grande stimolo per il 2020. Non è un punto d’arrivo ma uno strumento straordinario da cui partire per crescere. Perchè se non esistono più i modelli economici che ci hanno reso famosi in passato, adesso dobbiamo saper cambiare da un lato e ampliare le visioni a nuove frontiere e mantenere invece quello ancora ci caratterizza, come la vocazione turistica che in due anni ci ha visto crescere di oltre il 5% dopo aver subito cali del 70% delle prenotazioni nel post sisma. E insomma possiamo dire che la bellezza delle Marche ci ha salvato, c’è stato un grade investimento e un grande lavoro da parte di tutto il sistema per comunicare questa bellezza, sempre più riconoscibile anche all’estero. “Questa Giornata importante – ha aggiunto- dovrà servire anche in futuro non per autocelebrarci ma per riconoscere insieme quel filo conduttore che ci conduce sulla strada di un futuro sviluppo.” Sulla ricostruzione post sisma il presidente ha ribadito anche da questo palco “la necessità di una grande semplificazione delle procedure che non possono essere ordinarie ma straordinarie. Di questo abbiamo bisogno per ripartire e perché lo dobbiamo alle persone che hanno già sofferto abbastanza e che hanno diritto a veder ricostruita anche la loro vita”.