Cultura

Itinerari culturali > Il Gotico Internazionale nelle Marche

Il benessere economico raggiunto nelle città marchigiane fra '300 e '400 favorisce il germogliare nella regione di un nuovo gusto estetico legato all'eleganza delle forme e all'indagine minuziosa dei particolari della vita quotidiana e della natura: tutti i centri più importanti delle Marche, governati in genere da signorie, dai Malatesta a Fano ai Chiavelli a Fabriano, dai Montefeltro a Urbino ai Varano a Camerino agli Smeducci a San Severino Marche si dimostrano sensibili a recepire il nuovo linguaggio cortese. 

Le Marche sono considerate infatti una delle regioni protagoniste dello sviluppo dell'arte figurativa in chiave gotica e tardogotica, in Italia e in Europa: Urbino, Fabriano, Fermo, San Severino Marche, Camerino, alcune delle città d'arte più importanti delle Marche, diventarono inoltre in questo periodo centri commerciali di primaria importanza, governati da signorie attente al valore delle immagini e della pittura.

La capillare diffusione dei modi del Gotico Internazionale si innesta in una regione dove le città, governate dalle famiglie più importanti e rilevanti nel contesto sociale e economico, costituiscono un punto di riferimento per l’intero tessuto urbano: gli aspetti più qualificanti e significativi delle città d’arte marchigiane, il nucleo urbanistico dei centri storici e le eccellenze del patrimonio culturale sono il frutto delle oculate volontà e committenze delle classi politiche del tempo. Fieri belligeranti e capitani di ventura, i signori vissuti tra ‘300 e ‘400 furono anche degli uomini di cultura e attenti al valore delle immagini nonché protettori degli ordini religiosi.

Le commissioni arrivano agli artisti di Camerino come Arcangelo di Cola; ai fratelli Salimbeni di San Severino Marche; a Olivuccio di Ceccarello, pittore camerte attivo anche ad Ancona tanto famoso da ricevere nel 1429 la commissione di un’ Adorazione dei Magi da Filippo Visconti duca di Milano per la Santa Casa di Loreto, oggi perduta;  ai veneti Jacobello da Bonomo, Zanino di Pietro, Jacobello da Fiore; all'eugubino Ottaviano Nelli; al ferrarese Antonio Alberti; a Nicolò di Pietro. 

Le Marche delle Signorie costituiscono pertanto un tematismo storico e culturale attuale che apre la scena a una nuova emozione, quella di un itinerario nelle terre del tardogotico, nel cuore della regione. Le città di Fabriano, Urbino, Camerino e San Severino Marche, Matelica, Ancona, Fano, Pesaro, Fermo e Ascoli Piceno e i territori a loro legati nascondono tesori di straordinaria importanza per la cultura e la storia della regione.

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