Descrizione
corpo originario, Si ha la prima notizia sull`esistenza dell`episcopio, probabilmente si tratta di un modesto edificio posto accanto alla cattedrale.
corpo originario, Il palazzo è collegato alla cattedrale tramite un ballatoio.
corpo originario, E` attestato che a questa data il palazzo del vescovo versa in grave stato di fatiscenza e di abbandono si da ordinarsi di resaturarlo.
corpo originario, Il vescovo Gabriele dal Monte rinnova il palazzo. L`episcopio cinquecentesco è riconoscibile nel corpo principale attuale, sul retro sono infatti ancora visibili le incorniciature delle finestre ascrivibili a quest'epoca che recano inciso il nome del vescovo.
parte occidentale, Il vescovo Marcello Pignatelli amplia la parte occidentale. Probabilmente si tratta della parte nord-est che conserva ancora i caratteri seicenteschi.
cappella, Il vescovo Antonio Fonseca costruisce la cappella in segno di ringraziamento per lo scampato pericolo di un fulmine.
intero bene, Il vescovo Pietro Ostini rinnova quasi completamente l`episcopio su disegno dell'architetto jesino Raffaele Grilli. in questa occasione vengono sacrificate le immagini dei vescovi dei secoli precedenti (i cui ritratti probabilmente decoravano le pareti) ed altre antiche memorie pittoriche.
intero bene, Il vescovo Pietro Ostini affida l`incarico di decorare l`interno del palazzo al pittore Vincenzo Donnini.
corpo originario, Il vescovo Tommaso Ghislieri restaura il palazzo.
corpo originario, Il vescovo Tiberio Cenci amplia e ripara il palazzo.