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GIARDINI DIAZ

Autore
costruzione Ambito culturale: eclettismo locale

Tipo
pubblico

Descrizione

intorno, L`area dei Giardini Diaz iniziò a configurarsi a partire dai primi decenni del XVI secolo, quando i maceratesi dotarono il fronte meridionale della città di una difesa, secondo i criteri della moderna fortificazione delle città.

intorno, Lo scomodo dislivello che condizionava la percorrenza della circumvallazione delle mura fu un problema che incominciò ad essere sentito agli inizi dell'800. Nel 1807 si procedette alla demolizione dei baluardi di porta Romana, Mercato, Montana e del Castellone e nel 1810 quello prospiciente porta Agliana e con i materiali di risulta si iniziò la colmata degli avvallamenti, tra cui anche l'area degli attuali giardini Diaz.

intorno, Nel 1884 fu redatto dall`ing. Filippo Rabbagliatti e Cesare Filippucci il P.R.G. che prevedeva la realizzazione di un asse rettilineo (strada bellissima) che avrebbe dovuto collegare il quadrilatero della Caserma delle Missioni con l'attuale via Cincinelli, passando davanti al Convitto e alla stazione. Nella vasta area di risulta, in una parte fra questo asse e le 'mura da sole', avrebbe dovuto prendere spazio una sistemazione a giardino pubblico all'inglese che si sarebbe dovuto collegare con l'attuale via Puccinotti mediante viali e sentieri.

intero bene, Il 5 Maggio 1885 una rappresentanza di commercianti chiedeva al Comune di poter collocare il Campo Boario nell'attuale area dei Giardini Diaz. Tale progetto venne approvato dal Consiglio Superiore dei LL. PP. il 14-1-1887 e prevedeva un impianto planimetrico a quadrilatero diviso da due viali perpendicolari con gli spazi di risulta sistemati a giardino all'italiana, oltre a un fabbricato per gli uffici pubblici, per l'abitazione del custode con capannoni laterali

intero bene, La camera di commercio suggeriva di unire al Campo Boario un galoppatoio e fu incaricato del progetto l'ing. Giuseppe Tambroni l'8-1-1888 e prevedeva una forma ovale e un'area più estesa del precedente progetto. Il disegno veniva approvato dal Consiglio Superiore dei LL. PP. il 20-7-1888 e con Regio Decreto il 5-9-1888

intero bene, Nel 1890 l`ing. capo del Comune perfeziona il progetto del Tambroni, prevedendo una doppia rampa per collegare il lato Nord/Est dell'ovale con il livello superiore della circumvallazione e realizzando il fabbricato per gli uffici e per la casa del custode. Nel 1892 una società privata aprì il galoppatoio anche se i lavori erano in corso ancora nel 1898.

intero bene, L`11 Aprile 1904 il Comune approvò il progetto di completamento del muraglione e della balaustra in previsione della programmata Esposizione Marchigiana del 1905. Nella giunta comunale del 13-4-1905 si decise di considerare definitiva la sistemazione a giardino pubblico al centro del campo Boario e di tenerne conto nei progetti dell'Esposizione redatti dall'arch. Ugo Cantalamessa

intero bene, Nella Giunta del 20-11-1906 si deliberò di far piantare una siepe di bosso perimetrale all'ovale e l'acquisto di breccia per i viali

intero bene, La crescente popolarità dei giardini indusse a ripristinare, nel 1938, il passaggio centrale di discesa dal Viale Puccinotti che venne realizzato su disegno dell'Ufficio Tecnico Comunale con due rampe con pianerottolo che affiancavano un razionalista padiglione semicircolare su cui venne sistemata una terrazza panoramica con balaustra.

intero bene, I giardini subirono seri danni a seguito della guerra tra il 1942-1944 con l'abbattimento di molti alberi e la quasi devastazione dell'area.

intero bene, Nel secondo dopoguerra si cercò di ristrutturare i giardini

intero bene, Nel 1972 verranno inseriti i primi giochi fissi anche se iniziò una fase di decadimento culminante con la collocazione della stazione degli autobus.

intero bene, Tra il 1997-1998 si è attuata una ristrutturazione dei giardini su progetto di Tullio M. C., Dallari D., Mariano F., Polci S., Ricci N.

Datazione
XVI - XVI

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00119132

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Comune di Macerata;