SANTA MARIA MADDALENA
Tipo
dipinto
Descrizione
Il dipinto viene citato per la prima volta da Vasari che, in visita ad Urbino, nel 1548, dice di vederlo nella Guardaroba del duca Guidubaldo (1568, pp. 443-444); è inserito poi nell'Inventario di Guardaroba compilato a Pesaro (1623-1624) al n. 5 (Sangiorgi 1976, p. 320) , al n. 14 della Nota dei quadri buoni ... del 1631 e nell'Inventario delle casse che giungono a Firenze a seguito di Vittoria Della Rovere, ultima erede della famiglia, andata in sposa a Ferdinando De' Medici, al n. 111. Non vi sono invece notizie precise circa la committenza dell'opera, che sembra però debba essere collegata allo stretto legame esistente fra i duchi di Urbino e la corte di Mantova, per la quale Tiziano aveva esguito, agli inizi degli anni trenta, diverse versioni dello stesso soggetto. Ad una di queste faceva sicuramente riferimento Francesco Maria quando, scrivendo al suo ambasciatore a Venezia Giangiacomo Leonardi, nel 1533, così dice: ` non ne abbiamo anchora alcuna` (Gronau 1936, p. 88). A questa data, l'analisi stilistica lo conferma, va datata all'incirca l'opera in esame.
Soggetto
Santa Maria Maddalena
Datazione
sec. XVI DTZ.DTSI=1533 DTZ.DTSF=1533 Motivo della datazione: analisi stilistica
Materia e tecnica
olio su tavola
Misure
Altezza=84; Lunghezza=69.2;
Localizzazione
(FI) Firenzeluogo di provenienza: (AN) Ancona
Collocazione
Palazzo Pitti - Galleria Palatina
Identificatore
11 - 00000423
Proprietà
proprietà Ente locale