Ambiente

Comunicati Stampa

12/06/2019

IL PATRIMONIO COSTIERO DELLE MARCHE, LA GIUNTA APPROVA IL NUOVO PIANO PER LA SUA TUTELA E VALORIZZAZIONE

Le Marche sono davvero l’Italia in una regione, anche per la ricca diversità del litorale. Dalle spiagge di sabbia per le famiglie, ai paesaggi esotici all’ombra delle palme, fino alle baie selvagge di roccia e mare profondo e cristallino e alle dune. In 176 chilometri di litorale, 141 sono di spiagge, di sabbia, ghiaia, ciottoli, roccia e 55 siti costieri. E’ immenso il patrimonio costiero delle Marche da tutelare, proteggere e valorizzare basandosi sul principio dell’equilibrio e del rispetto delle dinamiche naturali di un territorio delicato e vulnerabile. Obiettivi che sono l’assioma del nuovo “Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere” approvato dalla giunta regionale e trasmesso all’Assemblea legislativa per l’approvazione. Alluvioni marine, inedificabilità della fascia costiera, procedura di revisione del demanio marittimo, fenomeni di erosione, interventi di difesa costiera, monitoraggio ambientale: tematiche affrontate dal Piano che si adegua alle norme e alle linee guida nazionali in evoluzione in relazione anche agli effetti dei cambiamenti climatici e alla tutela della costa. Sono 37, per un costo totale di circa 290 milioni di euro, gli interventi strutturali di difesa della costa pianificati e programmati in parte nel Piano GIZC che riguardano il riallineamento e la revisione delle opere esistenti, la sostituzione di scogliere radenti con scogliere emerse e spiaggia e ripascimenti. Gli interventi programmati hanno attualmente una copertura finanziaria di circa 60 milioni di euro, sono stati poi ipotizzati 140 milioni di euro per la realizzazione di ulteriori interventi. Di questi ultimi, circa 45 milioni di euro potrebbero essere reperiti da RFI per tratti di litorale segnalati a difesa della linea ferroviaria posta lungo il litorale. Tra i 37 interventi, il Piano contiene gli interventi strutturali di difesa costiera per i Comuni di Montemarciano, Porto Recanati, Porto Potenza Picena e Porto Sant’Elpidio che da decenni sono minacciati dall’erosione costiera con pericoli per le infrastrutture e le abitazioni. L’intervento di Porto Recanati e Potenza Picena è in corso ed è cofinanziato anche con fondi europei POR FESR 2014-2020 per un costo totale di circa 15 milioni di euro. La redazione del piano restituisce anche un quadro molto interessante sulla ricchezza del paesaggio marchigiano. Il litorale costiero è suddiviso in falesie e litorale alto, ovvero Parco del San Bartolo e Parco del Monte Conero per 28 km, spiagge e litorale basso, per 141 km, e porti per 7 km circa. Spiega l’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti: “Dei 150 km circa di spiagge praticabili, 50 chilometri sono spiagge libere e il resto in concessione. Sono cinque le diverse tipologie di spiagge: in sabbia (25%), ghiaia (18%), mista sabbia e ghiaia (18%), mista ghiaia e ciottoli (32%) e roccia (7%). Il litorale è stato suddiviso in 55 spiagge, che tecnicamente sono indicate come siti costieri, contigue e omogenee tra loro per granulometria, morfologia e idrodinamica dei sedimenti. Sono quasi tutte balneabili in funzione delle periodiche analisi effettuate da Arpam e rese pubbliche sul “portale acque” del Ministero della Salute”. “Con il Piano sono state semplificate – aggiunge l’assessore - le procedure per le operazioni di ripristino degli arenili all’interno del sito costiero e ora è possibile effettuare i lavori con il solo parere della struttura regionale con competenze in materia di difesa della costa. L’altra novità riguarda l’istituzione della “fascia di rispetto” costiera a tutela dell’ambiente litoraneo e per garantire la sicurezza dei cittadini. La tematica ambientale è al centro del Piano che, per contribuire ad aumentare la resilienza e ridurre la vulnerabilità della fascia litoranea, ha previsto il censimento e la perimetrazione delle “dune” residue costiere, lembi di territorio demaniale particolarmente importanti in termini di biodiversità e difesa costiera”. Il litorale marchigiano, infine, è stato valorizzato anche da un forte investimento per la connettività WIFI gratuita. Con l’approvazione del “Progetto “WIFI MARCHE-Spiaggia Connessa”, la Giunta regionale ha reso possibile l’ampliamento della rete che serviva solo alcune zone. Il progetto, finanziato con le risorse del POR FESR 2014/2020 per 1 milione e 850 mila euro, di cui 50 mila a carico del bilancio regionale, ha permesso a 21 Comuni beneficiari di aderire. In ogni tratto della costa, dunque, viaggiando da nord a sud della regione, un turista potrà usufruire della rete wi-fi gratuita con un’unica procedura di autenticazione messa a punto dal Servizio Informatica della Regione e fruendo delle informazioni turistiche che caratterizzano il luogo in cui si trova.