Agenda Digitale

Comunicati Stampa

06/06/2018

PA Social Day, per la prima volta in tutta Italia. Dalle Marche confronto su ‘Informazione e dialogo su chat e social. I nuovi stili della comunicazione pubblica e culturale’

Oggi è il #PaSocial Day, in 17 città italiane in contemporanea ci si confronta sulle nuove frontiere della comunicazione pubblica per offrire servizi digitali in grado di mettere il cittadino sempre più al centro. 17 eventi in contemporanea, con il coinvolgimento di tutte le regioni italiane, sono dedicati ai nuovi servizi per i cittadini e alla nuova comunicazione pubblica di enti e aziende. Tra i temi, servizi pubblici e gestione delle emergenze, cultura del digitale, marketing territoriale, nuova organizzazione e profili professionali, cultura, musei e spettacolo, ambiente, chat, community e comunità, fondi europei, sanità, fake news, servizi digitali, nuovi linguaggi. Nelle Marche, ad Ancona, il confronto tra esperienze e buone pratiche ha il titolo ‘Informazione e dialogo su chat e social. I nuovi stili della comunicazione pubblica e culturale’. L’iniziativa, organizzata dall’associazione per la nuova comunicazione pubblica PA Social in collaborazione con la Regione Marche, il Comune di Ancona e il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, ha avviato un primo vero momento di incontro e di racconto tra le varie realtà che fanno comunicazione social. “Occasione di riflessione - per l’assessore all’Informatica e reti Ict Fabrizio Cesetti che ha aperto la mattinata - nella consapevolezza che i social sono strumenti fondamentali per accorciare le distanze con i cittadini, aumentare la fiducia, rendere la P.A. veramente a portata di cittadino. Web, social e chat costituiscono una straordinaria opportunità per dare nuova centralità nelle politiche pubbliche alla comunicazione e al lavoro dei comunicatori. La Regione Marche – ha rilevato Cesetti - è consapevole della necessità di un nuovo approccio culturale, più dinamico e orientato al lavoro in rete, che coinvolga tutti i soggetti della comunità marchigiana, che permetta di attivare una progettualità condivisa e che consenta di mettere a sistema conoscenze, competenze ed esperienze del territorio, utilizzando modalità di interazione di tipo social, ma garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni. Il canale social rimane importante, strumento necessario per arrivare a tutti, ma grande energia deve essere profusa per restituire ad ogni cittadino una maggiore garanzie sull’affidabilità delle informazioni che vengono veicolate e combattere così le fake news”. Questa è la sfida che la P.A. si pone nei prossimi anni, ha insistito l’assessore: “L’Amministrazione regionale, per garantire a cittadini e imprese una migliore fruizione dei contenuti informativi, documenti ed atti disponibili online, ha avviato un processo di razionalizzazione dei siti regionali, al fine di ridurre il numero dei siti esistenti ad uno solo. Una grande attività che ha dato risultati. L’impianto del nuovo sito e il percorso iniziato nel 2016 sono stati essenziali per garantire una comunicazione ufficiale efficace a supporto del sisma e della ricostruzione. Condividere con le popolazioni colpite dal sisma e con le Istituzioni locali la strategia generale, e le specifiche misure per la ricostruzione, è fondamentale e per questo abbiamo implementato gli strumenti per raccogliere informazioni e contributi, perché su questo terreno si può costruire e consolidare il necessario rapporto di fiducia e per ricostruire il senso di comunità e appartenenza. La comunità deve poter dialogare all’interno di essa e con le istituzioni. Questa è stata la nostra priorità”. Trasparenza, semplificazione e razionalizzazione: “Una Amministrazione facilmente accessibile e trasparente per assicurare l’imparzialità, la legalità ed anche la buona amministrazione nell’uso delle risorse pubbliche ed una migliore gestione dei servizi al cittadino. E’, in definitiva, anche una grande questione democratica perché attraverso di essa si può dare una risposta all’esigenza, forte e da più parti avvertita, di recuperare il rapporto di fiducia tra la politica e i cittadini” ha concluso Cesetti. Dopo l’intervento del presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, Franco Elisei, che ha espresso soddisfazione per il confronto sempre proficuo e positivo la cui sintesi arricchisce ogni categoria e ruolo in questa fase di evoluzione rapida dell’informazione, la mattinata è proseguita con interventi sulle diverse realtà marchigiane e alcune esperienze uniche come quella del Museo Omero, struttura di eccellenza nazionale, che rende le arti visive fruibili anche per i non vedenti; l’attività del Social media team; l’esperienza di chat pubbliche del Comune di Ancona e di Jesi e quella del dipartimento di linguistica dell’Università di Macerata che si occupa in maniera strutturale di linguaggio social con un hashtag ormai trend fisso soprattutto su Twitter (#scritturebrevi) e ha recentemente pubblicato interi volumi scritti in emoji (Pinocchio e la Costituzione tra i più significativi). Il tema della certezza delle fonti nella comunicazione istituzionale è stato affrontato da Serena Carota, dirigente dell’Informatica, che ha parlato del sistema di piattaforme condivise per il reperimento di dati certi e aggiornati, che, soprattutto nella gestione del sisma, è risultato fondamentale per essere presenti nelle pagine istituzionali con notizie e risposte verificate e tempestive. Tra i relatori, le due Università di Urbino e Macerata, tre Comuni (Jesi, Macerata e Ancona), il Rossini Opera Festival e Cosmari e Tonidigrigio srl che curano settori strategici della comunicazione culturale e ambientale.