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26/01/2021

L’ASSESSORE AGUZZI HA PARTECIPATO ALLA DISCUSSIONE SUL PIANO DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI

Si è svolta questa mattina, in video conferenza, la seduta della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e Province Autonome con all’ordine del giorno la discussione sul Piano di Contenimento ed abbattimento del rumore predisposto da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Spa e da Anas Spa. Rfi ha da tempo presentato un progetto, a carattere nazionale, per il risanamento acustico delle linee ferroviarie. “Di fatto – spiega l’assessore Stefano Aguzzi che ha partecipato all’incontro - il documento in discussione consentirebbe a RFI di poter posizionare lungo le nostre linee ferroviarie, in particolare in città e centri abitati prospicenti, delle barriere fonoassorbenti che sono indubbiamente utili, ma di cui contestiamo fortemente la tipologia. Le barriere avrebbero infatti un’altezza fino ad 8 metri: per quello che riguarda il territorio delle Marche, gran parte dei litorali è attraversata da linee ferroviarie e noi ci troveremmo, di fatto, barriere altissime tra il retro spiaggia e le spiagge stesse. Ritengo che con il loro posizionamento sarebbe quindi inibita la vista sul mare a chi vive a monte della ferrovia. Come assessore regionale all’Ambiente ho fatto presente, in Commissione, che l’intervento è molto impattante sotto il profilo paesaggistico e dannoso ai fini del turismo e della vivibilità dei nostri territori. Pertanto ho chiesto che venisse inserita una modifica allo schema del decreto ministeriale affinché si evidenzi che, pur approvando la progettualità in linea di massima a livello nazionale, sia espressamente prevista per le Regioni la facoltà di intervenire sulla tipologia dei progetti. Gran parte delle Regioni presenti in video conferenza, pur condividendo le nostre preoccupazioni, in particolare l’Emilia Romagna e la Puglia, ha confermato l’intesa a suo tempo rilasciata al fine di scongiurare il rischio di slittamento degli interventi. In rappresentanza della Regione Marche, non mi sono sentito di avallare questo tipo di proposta e ho ribadito la contrarietà dell’amministrazione, benché sia una posizione isolata, spero sia tenuta in considerazione perché ritengo che un tipo di intervento come quello prospettato possa essere negativo per la vivibilità del lungomare, delle città e dei centri abitati delle Marche, che basano parte della loro economia sul turismo balneare”.