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13/12/2007

NEW YORK, “L’ANNUNCIAZIONE" DI GUIDO RENI INAUGURATA DA NAPOLITANO E SPACCA - Domani, serata sul Sistema Marche

Inaugurata la mostra LAnnunciazione di Guido Reni, allIstituto Italiano di Cultura dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal presidente della Regione Gian Mario Spacca. Spacca ha detto che le Marche per farsi conoscere hanno uno straordinario biglietto da visita: la cultura. Mostrata per la prima volta al pubblico americano, lAnnunciazione di Reni e` uno dei capolavori che custodiamo con orgoglio in un territorio che si contraddistingue per ricchezze diffuse. Un programma ricco ha sottolineato - calibrato tenendo conto del grande interesse per le Marche da parte del pubblico nord americano: basti pensare che il 35 per cento delle visite sui siti istituzionali della regione e su quelli dedicati alla cultura provengono da utenti del nord America. Il presidente ha anticipato che presto arrivera` a New York un altro capolavoro delle Marche: il gruppo equestre dei Bronzi di Pergola, previsto per la meta` del mese di gennaio. Alla presenza del Console Generale dItalia a New York, Francesco Maria Talo`, del Direttore dellIstituto Italiano di Cultura, Renato Miracco, del responsabile della sede ENIT, Riccardo Strano. Il Prof. Stefano Papetti, Direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, ha illustrato le caratteristiche e la storia dellopera conservata nella Pinacoteca e proveniente dalla chiesa di Santa Maria della Carita`, rispondendo alle domande del presidente della Repubblica. Spacca ha donato a Napolitano il volume - numero 1 - dedicato alla Regione, che sara` diffuso dalle maggiori librerie del mondo: Marche gente e terra (edito da Mondatori-Electa). Presente anche il dirigente dellinternazionalizzazione Raimondo Orsetti, dal momento che liniziativa si inserisce nel percorso di promozione del Sistema Marche allestero. La mostra domani sara` aperta al pubblico e restera` a New York fino al prossimo 10 gennaio, prima di spostarsi alluniversita` di Yale, dove rimarra` fino ad aprile. La scelta di Yale non e` casuale: i tre mesi di esposizione fungeranno da veicolo per seminari, iniziative, incontri su temi culturali ed economici dedicati al Sistema Marche, a cominciare dal suo modello economico, studiato in tutto il mondo. Sempre domani, in serata, sono previsti allIstituto Italiano altri eventi, volti a far conoscere le Marche, in presenza di autorita`, personalita` del mondo artistico-culturale ed economico, critici darte, tour operator, organi di informazione. In particolare, dopo la presentazione del libro Marche, gente e terra, verra` illustrata lofferta turistica della regione in collaborazione con lENIT (Ente per il Turismo) di New York, proiettato un filmato che racconta la regione a 360 gradi, realizzato con la collaborazione dellICE (Istituto per il Commercio Estero), prodotto in sette lingue. Saranno presentati i principali cartelloni delle Stagioni liriche e Sinfoniche 2008 del Rof di Pesaro, Sferisterio di Macerata, Fondazione Pergolesi Spontini, Muse di Ancona e Orchestra Filarmonica delle Marche. In chiusura, a sostegno della programmazione, un recital lirico, con musiche dei grandi compositori marchigiani. Sempre in questi giorni newyorkesi verra` siglato un Accordo per stabilire una programmazione pluriennale con lo stesso lIstituto di New York in particolare sui temi culturali. SCHEDA - LAnnunciazione di Guido Reni In un quadro e` racchiusa la magnificenza della regione, i suoi trascorsi illustri, i rapporti con lo stato pontificio e la tradizione accademica di Bologna, la straordinaria fioritura artistica del XVII secolo. LAnnunciazione di Guido Reni e` tutto questo, emblema della ricchezza culturale ed economica della provincia pontificia che segnava il confine, le Marche. Dipinta attorno al 1628 per la cappella della chiesa di Santa Maria della Carita` ad Ascoli Piceno, dove e` rimasta fino al 1862, e` stata poi trasferita alla Pinacoteca Civica ascolana. LAnnunciazione fu commissionata a Reni dalla marchesa Dianora Alvitreti. Il dipinto ha molte affinita` con un altro realizzato per Maria de Medici, esposto al museo del Louvre. Tuttavia, per un piu` incisivo uso del dettaglio e senso spaziale, limmagine del capolavoro della Pinacoteca di Ascoli, risulta piu` vivida e costante - scrive Papetti, curatore del catalogo della mostra e Direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno - La cura nella resa dei dettagli, lattenzione ai valori tattili espressa nella meticolosa trascrizione pittorica dei gioielli che ornano la veste dellangelo annunciante, dei morbidi capelli, delle stoffe seriche, esprimono nella tela ascolana una resa del vero assai convincente che deriva anche dalla conoscenza delle incisioni di Durer. Guido Reni non e` stato il solo grande artista che ha lavorato nelle Marche: La calata dei bolognesi - scrive Pizzorusso ne La pittura del seicento nelle Marche - inizio` con larrivo a Loreto della Nativita` di Maria di Annibale Carracci (1599): ad essa fecero seguito in trentanni, tele di Domenichino, Lanfranco, Reni, Guercino, destinate alle maggiori chiese della regione adriatica, opere che contribuivano a rinsaldare il rapporto con la cultura artistica felsinea che aveva avuto inizio sin dal XIV secolo con larrivo nelle Marche delle tavole gotiche di Andrea da Bologna. Le Marche sono state una delle aree piu` importanti dello Stato pontificio, per lapprovvigionamento delle derrate alimentari e per la formazione di una classe dirigente che ricopriva a Roma importanti ruoli nella vita pubblica. Oltre ai pittori, provenivano dalla regione adriatica cardinali che si distinsero negli affari esteri della Santa Sede (il maceratese Giovan Battista Pallotta, il fermano Decio Azzolino, amico e consigliere della Regina Cristina di Svezia). Nel corso del tempo, poi, tanti Papi sono nati nelle Marche: Giovanni XVIII (Rapagnano, Ap), Niccolo` IV (Ascoli Piceno), Sisto V (Grottammare, Ap), Clemente VIII (Fano, Pu), Clemente XI (Urbino), Clemente XIV (SantAngelo in Vado, Pu), Leone XIII (Genga, An), Pio VIII (Cingoli, Pu), Pio IX (Senigallia, An). La fioritura artistica delle Marche e` esplosa grazie al mecenatismo promosso dagli ordini religiosi Gesuiti e Filippini: le citta` marchigiane si arricchirono di edifici sacri con opere darte di maestri forestieri, come Pietro Paolo Rubens, autore dellAdorazione dei pastori della chiesa di San Filippo a Fermo (Pinacoteca civica), Caravaggio, a cui si attribuisce il SantIsidoro Agricola, il Baciccio, Pietro da Cortona e, in piu` occasioni, Guido Reni e il Guercino.