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11/05/2000

IMPORTANTE INTESA TRA LA REGIONE E LO STATO MESSICANO DI GUANAJUATO - UNA PORTA PER IL MERCATO NORD AMERICANO

Si stringono le relazioni tra Regione Marche e Messico: ieri sera è infatti stato firmato un importante documento volto a sviluppare lo scambio di esperienze in campo economico, tecnologico e culturale. A rappresentare la Regione l’assessore all’industria Gian Mario Spacca e, per lo stato del Guanajuato, il suo governatore Ramon Martin Huerta, a capo di una delegazione, che in questi giorni ha visitato le Marche, in particolare il distretto calzaturiero tra Ascoli e Fermo. La Regione guarda quindi con interesse al mercato messicano, un ottimo avamposto soprattutto per i rapporti con gli Stati Uniti e il Canada. Infatti Guanajuato fa parte della Nafta, una sorta di area protetta, dalla quale è possibile accedere in nord America senza pagare dazi doganali. Si è partiti da questa semplice constatazione: l’area Nafta è il più grande mercato consumatore di calzature del mondo, 2mila milioni di paia all’anno ed è in grado di produrne solo la metà. L’assessore Spacca ha detto che proprio in Messico si aprirà un Ufficio di rappresentanza della Regione Marche per facilitare i rapporti tra Paesi e tra imprenditori: dopo Russia, Argentina e Cina, dove la Regione ha già attive le cosiddette “Antenne”, sarà quindi la volta del Messico. Una scelta questa dell’internazionalizzazione – ha ricordato Spacca – che la Regione persegue con coerenza e in perfetta sintonia con il Ministero del Commercio con l’Estero. Le ragioni di un rapporto più organico con lo stato del Guanajuato sono diverse: la sua posizione strategica, proprio nel cuore della Repubblica Messicana, la presenza al suo interno della città di Leon, che guida il distretto calzaturiero più importante del Sud America, il suo Ufficio per il Commercio con l’estero, che funziona con diverse rappresentanze nei mercati più interessanti e, cosa più importante, la sua politica volta ad agevolare gli investimenti esteri e l’insediamento di nuove imprese a capitale misto e straniero. Nel 1998 le imprese straniere erano 200, per un valore complessivo di investimenti diretti pari a 500 milioni di dollari e, tra queste ce n’è anche qualcuna marchigiana. Ci sono inoltre – è stato sottolineato da tutti gli interlocutori messicani – diverse similitudini tra le due realtà territoriali: un sistema economico basato sulle piccole imprese, molta attenzione non solo al calzaturiero, ma a tutto il sistema moda, all’agroalimentare e alla meccanica. Tanto che, nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato tutte le Camere di Commercio marchigiane, i rappresentanti delle categorie produttive, oltre che istituzionali, c’è chi, sintetizzando proprio questa situazione ha parlato di “jointe-venture tra due distretti, non tanto tra due imprese”. L’interesse dei messicani si concentra soprattutto su tecnologia, know-how, qualità (nelle settore delle calzature ad esempio, la produzione messicana non incontrerebbe i gusti del mercato americano), il management. Nella sostanza – è stato detto - si profila una grande occasione per le imprese marchigiane, quella “di condividere un grande mercato” e non si parte certo da zero: nel corso dell’anno sono stati diversi i contatti con lo Stato messicano, imprese marchigiane hanno partecipato con successo a fiere e gli scambi sono già costanti. La novità sta nel fatto che ora esiste anche un rapporto tra Istituzioni, una formula già sperimentata, che assicura che le relazioni tra imprese avvengano in un clima di fiducia e in una cornice garantita dall’impegno istituzionale diretto. (e.r.)