La Regione Marche ha promosso un seminario sui “sistemi informativi territoriali” riservato ai tecnici della amministrazioni pubbliche locali. Osservare il territorio per cogliere i fenomeni di trasformazione emergenti e valutare gli impatti delle politiche messe in atto dai soggetti pubblici, infatti, si configura sempre di più come un compito specifico dell’amministrazione regionale. Questo compito risulta tanto più evidente in riferimento al processo di delega di funzioni alle province, che configura la Regione come soggetto deputato a compiti di pianificazione e monitoraggio delle politiche.
La disponibilità, sempre crescente, di strumenti tecnologici, inoltre, induce a riflettere sulle potenzialità degli osservatori e sui problemi, teorici e pratici, che si incontrano quando si mettono in opera dei sistemi informativi territoriali.
Il servizio Urbanistica e Cartografia della Regione, e in particolare l’ufficio cartografia e informazioni territoriali, sono da tempo attenti a queste tematiche. Il modo migliore per avviare un progetto di osservatorio, da realizzare insieme alle province e agli altri soggetti del governo territoriale, è apparso quello di organizzare un seminario di due giornate che permettesse di discutere le principali tematiche connesse agli osservatori e di fare il punto sullo “stato dell’arte” dei sistemi informativi territoriali.
L’iniziativa è stata resa possibile dal Servizio Scuola di formazione del personale regionale, che ha inserito il seminario nel suo programma formativo e ha seguito gli aspetti organizzativi connessi alla realizzazione dell’iniziativa.
Nella prima giornata, tenutasi l’11 Aprile, il prof. Alberto Clementi (Università di Pescara) ha discusso del senso di un osservatorio del territorio, i proff. Sandra Camicia e Mariano Sartore (Università di Perugia) hanno mostrato degli esempi significativi di analisi territoriale, sui temi dell’assetto socioeconomico e dell’osservatorio della mobilità, che è possibile condurre utilizzando al meglio i sistemi Gis, il dott. Martino Pesaresi (EC Joint Research Center, Space Application Institute di Ispra) ha illustrato le possibilità che i dati satellitari offrono ad un osservatorio del territorio orientato alle tematiche urbanistiche e il dott. Lodovico Gherardi (regione Emilia-Romagna) ha mostrato il monitoraggio del piano paesistico, realizzato utilizzando tutti gli strati informativi disponibili.
Nella seconda giornata, tenutasi il 18 Aprile, le relazioni sono state tenute dal dott. Mario Desideri (Regione Toscana) che ha illustrato la collaborazione interistituzionale realizzata in Toscana intorno al progetto di un Sit, dall’ing. Giovanni Ciardi (Regione Emilia-Romagna) che ha parlato della gestione delle banche dati cartografici e del “progetto Moka”, dall’arch. Piero Cavalcoli (Provincia di Bologna) che ha mostrato i risultati conseguiti con la mosaicatura dei piani regolatori comunali. La discussione finale, coordinata dall’arch. Achille Bucci (Regione Marche), ha permesso di fare il punto sulle tematiche trattate e di tracciare le linee di attività futura.
La scelta di progettare un osservatorio del territorio, alternando riunioni istituzionali con momenti formativi, si è rivelata positiva; così è possibile, fin da ora, pensare a ulteriori seminari, diretti a personale della Regione, delle Province, degli Enti Parco, da realizzare in collaborazione tra il servizio Urbanistica e Cartografia e il servizio Scuola di formazione del personale regionale.
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