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03/12/1999

SIGLATO IL PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE E FARMINDUSTRIA: TEMPI BREVI PER LE SPERIMENTAZIONI CLINICHE DEI FARMACI

Tempi brevi per le sperimentazioni cliniche dei farmaci. E’ quanto prevede il Protocollo d’intesa siglato oggi dal Presidente della Giunta della Regione Marche, Vito D’Ambrosio e il Vicepresidente della Farmindustria (l’Associazione nazionale delle industrie farmaceutiche), Gianni Soro. L’obiettivo che la Regione e l’Associazione nazionale delle industrie farmaceutiche vogliono raggiungere – alla luce della concertazione avviata sui temi di politica farmaceutica a livello locale – è quello di consentire uno sviluppo corretto, organico ed efficiente delle sperimentazioni cliniche dei medicinali nelle strutture sanitarie marchigiane. L’accordo che punta, tra l’altro, allo sviluppo della ricerca scientifica e a dare il via libera a programmi di qualificazione della spesa sanitaria sul territorio regionale, intende garantire tempi certi per il rilascio dell’autorizzazione a sperimentare nuovi prodotti, al massimo 60 giorni come previsto dai decreti ministeriali del ’98. Dare impulso a ricerca e sperimentazione porterà, d’altra parte, notevoli opportunità per il mondo scientifico, per i medici e soprattutto per l’utilizzatore finale dei farmaci: il malato. I medici e i ricercatori, infatti, non saranno tagliati fuori dal progresso scientifico e i pazienti potranno disporre, in tempo reale, di prodotti innovativi. Regione Marche e Farmindustria auspicano che si possano creare le condizioni, d’intesa con i competenti organi centrali e professionali, per allargare ai medici di famiglia la sperimentazione sui nuovi farmaci per ora esclusivo appannaggio dei medici ospedalieri. Un passo che metterebbe l’Italia in linea con gli altri paesi europei e offrirebbe ai camici bianchi la possibilità di sperimentare farmaci che riguardano patologie “non ospedalizzabili”. “La collaborazione nasce – spiega Gianni Soro, vicepresidente di Farmindustria – sotto il riconoscimento esplicito che la sanità e la formazione sono elementi di sviluppo dell’economia e dell’attività scientifica italiana, ma anche del resto d’Europa e in particolare dei Paesi che mirano a raggiungere standard produttivi competitivi”. D’altra parte – aggiunge – “il Protocollo d’intesa che oggi viene siglato con le Marche, in linea con il Piano sanitario nazionale ‘98-2000 e con il Piano sanitario regionale, e così come quelli sottoscritti con Piemonte, Toscana, Umbria, Calabria e Veneto procede lungo una politica messa in atto, negli ultimi anni, da parte dell’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica che ha la finalità di aprire un confronto costruttivo e sistematico con le Regioni che ogni giorno di più assumono un ruolo rilevante nel dettare gli indirizzi e definire le scelte in materia sanitaria e farmaceutica”. “Il Protocollo d’intesa con Farmindustria – afferma Vito D’Ambrosio, Presidente della Giunta Regionale – è uno strumento per garantire una sanità regionale rispondente ai criteri che regolano, a livello europeo e nazionale, la sperimentazione clinica. In gran parte delle Aziende Sanitarie già operano i Comitati Etici, con il compito di controllare i progetti di ricerca circa il rispetto delle regole della sperimentazione clinica. Il Protocollo d’intesa con Farmindustria rende esplicito il rapporto fra servizio sanitario e industria. Sono già attivi, in ogni Azienda, nelle Direzioni Generali, i gruppi professionali per definire prestazioni e procedure appropriate, in base alle regole della Medicina Basata sulle Prove d’Efficacia (EBM), ed i Comitati per la qualità dell’assistenza sanitaria. La Regione, dai primi mesi del 2000, fornirà per tramite dell’Agenzia Regionale Sanitaria, ed in collaborazione con il Servizio Informatico della Regione, un servizio di documentazione, di archivio e di informazione reciproca fra aziende sui progetti di miglioramento della qualità e sulle sperimentazioni cliniche. Il Centro di Documentazione, vedrà come partner Farmindustria”. Il Protocollo rappresenta un’occasione importante per le industrie farmaceutiche e in particolare per la Regione Marche che concentra sul territorio 2 unità industriali, 1 centro di ricerca e 2 stabilimenti produttivi di specialità medicinali per un totale di circa un migliaio di dipendenti. L’intesa prevede l’istituzione di una Commissione mista di lavoro che avrà compiti di approfondimento, elaborazione e monitoraggio di proposte concrete in alcuni settori: innanzitutto nel campo della sperimentazione clinica dei farmaci e della ricerca scientifica, in particolare biomedica, attraverso la realizzazione di accordi fra il mondo accademico, enti di ricerca e le industrie. Pubblico e privato insieme per contribuire a migliorare la salute dei cittadini. Ai nastri di partenza vi sono anche programmi di qualificazione della spesa sanitaria indirizzati – attraverso le organizzazioni professionali - ai medici di famiglia, ma anche programmi di informazione sanitaria per la popolazione che mirino a semplificare l’accesso alle prestazioni e in particolar modo a migliorare lo stato di salute dei cittadini delle Marche. Infine, attraverso l’accordo Farmindustria e Regione Marche si impegnano a promuovere per i medici di base e il personale sanitario e amministrativo delle Asl, progetti di formazione in campo tecnico-scientifico, economico-sanitario, informatico, tecnologico, amministrativo-contabile e gestionale.