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06/10/1999

IL "BED AND BREAKFAST", UNA NUOVA REALTA' DEL TURISMO MARCHIGIANO

“Un testo di legge chiaro e moderno nei contenuti, semplificazione delle procedure autorizzative, standard qualitativi che individuino il ‘Prodotto Marche’, risposta ad una nuova esigenza di mercato e possibilità di integrazione del reddito.” Questi i principali elementi del disegno di legge sul “bed and breakfast” (“alloggio e prima colazione”) che la giunta, su proposta dell’assessore al Turismo Giulio Silenzi, ha recentemente approvato e trasmesso al Consiglio regionale. “Il bed and breakfast- ha spiegato Silenzi nel corso di una conferenza stampa svoltasi oggi in Regione- è un fenomeno turistico che è presente da tempo in molti Paesi europei e che anche nelle Marche sta diventando una realtà. Con questa legge che possiamo definire “pilota”( siamo la seconda regione dopo il Lazio a dotarsi di uno strumento legislativo che regola l’attività) recepiamo una nuova sensibilità del mercato, dando una risposta concreta ad un’esigenza sempre più sentita anche nella nostra regione e fornendo le opportunità per attrarre turisti che sempre più frequentemente scelgono questa formula di soggiorno. Inoltre è un settore che si armonizza perfettamente al modello di Turismo che vogliamo sviluppare: “le Marche in tutte le stagioni”, in un’atmosfera familiare di cordialità che coniughi la cultura e le tradizioni gastronomiche, il folklore e il patrimonio storico e ambientale. In questo senso il “bed and breakfast” è uno strumento determinante perchè significa che le famiglie diventano il veicolo di gusti, tradizioni, cultura, amicizia, di promozione turistica, insomma, e questo implica fedeltà e ritorno negli stessi luoghi.” “Chiederemo al Consiglio regionale – ha aggiunto Silenzi- una corsia preferenziale per questa proposta di legge perché si possa approvare entro l’anno, anche in vista delle problematiche connesse all’evento giubilare. Con la nuova legge abbiamo voluto semplificare la normativa per agevolare l’avvio di questa formula di recettività e sviluppare quindi una rete qualificata di “case ospitali” diffuse sul territorio: non ci sarà più bisogno dell’autorizzazione amministrativa del Comune (come nella precedente legge regionale 31/97), basterà comunicare l’inizio dell’attività allo stesso Comune a cui spetta il solo controllo degli standard qualitativi che la giunta regionale fisserà non appena il Consiglio approverà la legge. Inoltre, non essendo obbligatoria l’iscrizione al registro delle imprese turistiche, l’attività di “bed and breakfast”, considerata saltuaria, è esente da IVA come ha già stabilito il Ministero delle Finanze. Siamo convinti che molte persone vorranno intraprendere questa attività anche perché rappresenta un’importante opportunità di integrazione del reddito. E penso ai territori montani e a tutte le città che gravitano attorno ai tanti parchi e riserve naturali delle Marche. Nella nostra regione esiste un problema di carenza di recettività, per esempio nell’Ascolano, ed anche un problema di riqualificazione alberghiera. Il nuovo modo di fare Turismo presuppone innanzitutto un cambio di mentalità che si deve tradurre in investimenti sulla qualità delle strutture, poi la capacità di cogliere i cambiamenti di gusto del mercato e creare una rete di relazioni, di vere e proprie amicizie che da sole fanno promozione. Le Marche hanno un enorme potenziale turistico, del resto una recente indagine CIRM ci ha collocato tra le regioni più visibili, e siamo sicuri che il “bed and breakfast” potrà identificare la qualità di vita marchigiana e occupare quella importante fascia di mercato che vuole cambiare modo di fare vacanza, sentendosi come a casa propria. “ (ad’e)