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"In questi cinque anni, come giunta regionale, abbiamo ripetutamente portato la causa della scuola marchigiana sui tavoli nazionali, riuscendo a mantenere autonomie e presidii nelle aree interne e questa la reputo già una grande conquista per tutti noi: la scuola come servizio di prossimità. Al Ministro Azzolina ho chiesto di non penalizzare le Marche, di evitare classi pollaio con 34 alunni e che a queste richieste seguissero i fatti, soprattutto in questo periodo di uscita dalla crisi sanitaria post-Covid. Nell'ultimo mese ho insistito più volte per ottenere l'organico di emergenza, per dare stabilità alla scuola in tutto il territorio della regione, in particolare nelle zone del sisma.
Ora situazioni come quella del "Raffaello" e del "Laurana" di Urbino, o del Marconi di Pesaro, del "Celli" di Cagli, del Polo 3 di Fano, del "Della Rovere" di Urbania, richiedono coesione. Chiedo pertanto la massima collaborazione ai presidi e invito le famiglie a non modificare l'iscrizione dei figli. E' molto importante non rinunciare alla libertà di educazione e di scelta!
Da anni conduciamo questa battaglia, è capitato di essere in pochi, adesso è il momento per aggregare tutte le forze e difendere la scuola nelle Marche”.
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