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14/11/2014

MARCHE REGIONE IMPRENDITORIALE D’EUROPA - SPACCA : “SODDISFATTI PER IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO, MA CONTINUIAMO A LAVORARE PER FAR CRESCERE IL PIL E L’OCCUPAZIONE”

La Regione Marche si è aggiudicata il Premio Regione imprenditoriale Europea per l’anno 2014, insieme alle Regioni Flanders (Belgio) e North Brabant (Olanda). È la prima Regione italiana e tra le 12 Regioni su 271 in tutta Europa che fino ad oggi hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento. Il premio, istituito dal Comitato delle Regioni nel 2010 nell’ambito dello Small Business Act (SBA), ha lo scopo di selezionare e premiare le regioni dell’UE che si distinguono per la loro visione imprenditoriale, indipendentemente dalla loro dimensione, dalla loro ricchezza e dalle loro competenze, ovvero per la loro capacità di leggere i punti di forza e di debolezza del tessuto economico regionale e, sulla base di questi, di definire una efficace programmazione di lungo periodo per cogliere le opportunità e limitare i rischi. Di questi temi si è parlato questa mattina nel corso dell’evento “Le Marche Regione imprenditoriale al centro dell’Europa - Small business act: priorità e strategie per rafforzare le piccole e medie imprese”, al quale hanno preso parte il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, Sara Giannini, assessore regionale alle Attività produttive, Joanna Drake membro della Commissione Europea Dg Impresa e Industria, Bert Kuby membro della Direzione politiche regionali e Reti del Comitato delle Regioni. “E’ una grande soddisfazione – ha detto Spacca - essere premiati come Regione imprenditoriale d’Europa. E’ la prima volta che una Regione italiana viene ad essere certificata con questo riconoscimento europeo che individua le realtà che si contraddistinguono per visione strategica e attenzione alle imprese. Questo è un riconoscimento delle politiche industriali messe in campo dalla Regione Marche, ovvero delle azioni che sono state fatte per pensare leggero, veloce e intelligente attraverso l’adozione di misure di semplificazione che guardano alla finanza, che sostengono l’internazionalizzazione e, quindi, le attività dell’impresa in un momento molto difficile. Non credo che sia sufficiente quello che abbiamo fatto fino adesso, anche se viene riconosciuto addirittura con un primato dall’Europa e se vantiamo il record dell’occupazione nell’industria (39.3%). Dobbiamo fare molto di più perché per noi l’impresa è una parte vitale dell’economia, del reddito e dell’occupazione delle Marche. Stiamo predisponendo qualcosa che oltrepassa lo stesso Small business act, che ci ha consegnato questo premio, per andare incontro ai bisogni del sistema produttivo regionale. Se noi non ricominciamo a produrre Pil, a produrre reddito non riusciremo a sostenere l’occupazione e neanche i servizi della nostra regione. Per quanto riguarda le risorse è necessario concentrare i fondi che l’Europa ci consegnerà nei prossimi sei anni. Non si possono più disperdere le risorse europee a pioggia o per progetti lillipuziani, che magari servono a dare soddisfazione a qualche esigenza o interesse di carattere territoriale. Bisogna invece concentrarli su grandi azioni. In questo momento il bisogno dell’impresa è soprattutto la finanza. Credo che dovremmo utilizzare le risorse europee su una grande misura come per esempio l’erogazione di mini bond per sostenere gli investimenti delle imprese, garantiti dal fondo centrale italiano e con il sostegno della Commissione europea e dei fondi strutturali. Altrettanto importanti sono le opportunità che derivano dalla Macroregione Adriatico Ionica che potrà accedere ai fondi “Juncker” . E’ necessario difendere il cuore pulsante del territorio cioè la manifattura perché solo sostenendo le imprese potremo difendere l’occupazione, il reddito, il benessere, le prospettive per i giovani e il nostro attuale sistema di coesione sociale”. “Oggi siamo qui con i rappresentanti europei – ha proseguito l’assessore Giannini - per approfondire la struttura dello Small Business Act, un atto formale che l’Unione chiede alle Regioni europee, ma anche un atto sostanziale nel quale abbiamo individuato azioni e politiche industriali e legislative che ci consentono di semplificare il rapporto con le imprese e indirizzare i nostri finanziamenti ad azioni di politica industriale individuando priorità come il credito, la ricerca, l’aggregazione in rete, la valorizzazione dei distretti e il sostegno all’internazionalizzazione. Abbiamo incardinato anche tutta la programmazione economica dei fondi europei e creato le condizioni per permettere alle nostre imprese di accedere a fondi europei dedicati a progetti specifici, fondi consistenti ma finora poco utilizzati dal nostro territorio. Abbiamo lavorato molto per ottenere questo riconoscimento, ma non finisce qui, anzi siamo solo all’inizio: dobbiamo continuare a lavorare consapevoli della nostra forza e dobbiamo rispondere alla crisi sfidando il comparto della manifattura sull’innovazione e la competizione sui mercati, senza disperdere le conoscenze e mantenendo quella qualità di prodotto che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo”. Joanna Drake membro della Commissione Ue DG Imprese e Industria ha commentato: “Le Marche possono essere soddisfatte perché hanno ricevuto un riconoscimento al quale tutte le Regioni d’Europa aspirano. Il premio è stato conferito a questa Regione perché ha saputo creare un ambiente favorevole alla crescita delle imprese e alla creazione di nuovi posti di lavoro”. SCHEDA TECNICA L’aggiudicazione del premio colloca la Regione Marche al centro dell’Europa, modello esemplare di Regione virtuosa e dinamica nella definizione e implementazione di politiche e azioni per la creazione di un contesto favorevole allo sviluppo, competitività, innovazione e internazionalizzazione delle imprese di minori dimensioni, nel miglioramento delle condizioni di accesso al credito. La visione politica della Regione Marche premiata con l’EER Award parte dall’assunto che per invertire la crisi e ripristinare l’imprenditorialità come attore chiave nel modello di sviluppo regionale è indispensabile pervenire ad un ‘nuovo patto’ tra la regione – intesa come sistema territoriale inclusivo di tutte le istituzioni e organizzazioni operanti a favore del sistema imprenditoriale – amica delle PMI, responsabile, flessibile, collaborativa, capace di rispondere alle esigenze delle imprese da un lato e le imprese smart come driver di ricchezza e di crescita dall’altro. Nascendo come costola all’interno della strategia comunitaria dello Small Business Act, il riconoscimento del marchio è strettamente connesso all’intenso lavoro svolto dall’Amministrazione su questo versante da quando, con la DGR 1381/2010 le Marche hanno fatto del principio “Pensare anzitutto in piccolo” il fulcro delle proprie politiche a favore del tessuto imprenditoriale: da allora le misure per migliorare l’accesso delle PMI agli appalti pubblici e l’accesso al credito, per la semplificazione amministrativa, per favorire le forme di aggregazione e l’internazionalizzazione delle PMI, per agevolare i trasferimenti di impresa, sono divenute le linee prioritarie di intervento regionale. Il percorso di applicazione dello SBA è arrivato quindi ad un punto di svolta lo scorso aprile, quando la Regione ne ha approvato la strategia regionale di attuazione, che definisce il quadro a supporto degli interventi per le PMI per il settennio di programmazione comunitaria 2014/2020, garantendo l’integrazione tra le diverse politiche regionali in materia e rappresenta la cornice entro cui la Regione garantisce l’adempimento delle specifiche condizionalità ex ante. Prima tra tutte la metodologia per il ‘Test PMI’, ovvero per la valutazione dell’impatto sulle PMI delle proposte legislative e regolamentari: l’ipotesi applicativa della Regione Marche è stata inclusa nelle linee guida nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia e presentata al recente Forum P.A. 2014 e sarà resa operativa da marzo 2015. In secondo luogo l’istituzione del Garante regionale per le micro, piccole e medie imprese che svolgerà tutte le funzioni di raccordo con il tessuto delle piccole e medie imprese locali, raccogliendone i bisogni, segnalandone le criticità, al fine di elaborare proposte per favorirne lo sviluppo e la competitività, monitorando l’attuazione dello SBA e relazionando annualmente sui risultati conseguiti alla Giunta e al Consiglio. Sia il piano di azione con cui la Regione ha vinto il premio EER, sia la strategia regionale SBA dimostrano che la Regione ha già aderito da tempo alle indicazioni dell’Unione di creare “una corsia preferenziale per la piccola impresa”, al fine di coglierne le potenzialità di crescita, di innovazione, di creazione di occupazione. E l’impegno è di continuare su questo fronte grazie alle molteplici opportunità offerte dalla nuova programmazione dei Fondi strutturali che, in linea con il modello SBA, sollecitano le Regioni a promuovere la competitività delle proprie micro, piccole e medie imprese, a prescindere da settore, ambito e modello di funzionamento.