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05/02/2003

ZOOTECNIA, ACQUISTO RIPRODUTTORI DA CARNE: IL PIANO INVIATO ALLA UE

La Giunta regionale ha trasmesso alla Commissione europea il piano per la concessione dei contributi destinati all’acquisto di riproduttori bovini e ovini da carne. Beneficiari del provvedimento, che diverrà operativo dopo l’approvazione di Bruxelles, sono gli imprenditori agricoli marchigiani. Sono previsti finanziamenti pubblici fino al 40% (50% nelle zone svantaggiate) sull’acquisto di animali (maschi e femmine) “certificati”. Il provvedimento inviato all’Unione europea - sottolinea l’assessore all’Agricoltura, Giulio Silenzi – “è atteso da tempo dagli allevatori marchigiani e scaturisce dall’applicazione del Piano zootecnico regionale, approvato lo scorsa anno dal Consiglio. Il documento chiarisce i criteri e le modalità di concessione dei contributi e ha avuto il parere favorevole della terza Commissione consiliare. Va notificato all’Ue, il cui visto di conformità consentirà agli allevatori di inviare le domande di finanziamento”. L’obiettivo del programma di investimenti è quello di migliorare il patrimonio zootecnico marchigiano e di assicurare la macellazione di carne di qualità. In particolare, di superare definitivamente la crisi economica degli allevamenti e di fiducia dei consumatori, prodotta dalla Bse (più nota come “mucca pazza”) nel 2001, i cui effetti hanno avuto ripercussioni negative sui consumi e nei bilanci aziendali di tutta la filiera (produttiva, macellazione, vendita) della carne, specie di quella bovina. Con il provvedimento, la Regione ha scelto di tutelare le razze autoctone (cioè locali) e, per i bovini, di incentivare la cosiddetta linea vacca-vitello (animali svezzati in stalla, non ingrassati nei grandi centri) e l’allevamento estensivo brado o semibrado (cioè rispettoso delle esigenze degli animali). “Si assiste – afferma Silenzi – a una domanda crescente, da parte degli allevatori marchigiani, di acquisto di riproduttori, maschi e femmine, di qualità pregiata, destinati a migliorare le caratteristiche produttive degli allevamenti. I contributi concessi dalla Regione favoriranno il primo acquisto di bestiame, cioè l’investimento iniziale di soggetti iscritti nei libri genealogici, e quello finalizzato al miglioramento del patrimonio zootecnico presente in stalla. A questo scopo, viene assimilato all’acquisto dei riproduttori, il costo e l’impianto degli embrioni animali in purezza, purché certificati e registrati secondo legge”. Il provvedimento trasmesso alla Commissione europea prevede due linee d’intervento: una riservata ai riproduttori maschi, l’altra (per la prima volta) alle femmine. Vengono agevolati gli acquisti dei riproduttori maschi - iscritti nel libro genealogico, provenienti da centri genetici, già sottoposti a prove di adattamento al pascolo – delle razze bovine: marchigiana, romagnola, chinina, charolaise, limousine, pezzata rossa italiana; ovine: fabrianese, sopravissana, appenninica e merinizzata italiana. Il contributo è concesso una sola volta per lo stesso riproduttore. È riconosciuto anche per l’acquisto e l’impianto di embrioni testati di razza marchigiana. Le agevolazioni dei riproduttori di sesso femminile riguardano le bovine di razza marchigiana e le ovine fabrianesi e sopravissane. Sono previste agevolazioni per gli embrioni di razza marchigiana. La priorità di assegnazione dei contributi privilegia gli acquisti di animali durante le aste organizzate dalle Associazioni provinciali allevatori delle Marche, le aziende che aderiscono al circuito “Vitellone bianco dell’Appennino centrale”, gli allevamenti estensivi. Le domande andranno presentate ai Servizi decentrati agricoltura e alimentazione della Regione Marche.