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04/02/2003

DELEGAZIONE INRCA DA D’AMBROSIO E MELAPPIONI

Il presidente D’Ambrosio e l’assessore alla sanità Melappioni hanno ricevuto una delegazione di medici e ricercatori dell’Inrca i quali hanno illustrato alcuni dei principali problemi connessi allo sviluppo dell’Istituto. Un disegno di legge collegato alla Finanziaria ha aperto la questione della trasformazione giuridica dell’Ente, da IRCCS a Fondazione. Cambiano anche le regole per le nomine del Consiglio di amministrazione. Su questi aspetti c’è l’impegno comune a chiarire i nuovi scenari. Sono stati poi affrontati i temi della ricostruzione del pensionato Trambroni (sarà pronto tra circa 10 mesi) e dell’utilizzo delle risorse finanziarie ancora disponibili per interventi edilizi. La Regione ha dichiarato la propria disponibilità a supportare tecnicamente i progetti per completare la sistemazione del plesso di via della Montagnola. Per quanto concerne la futura gestione del pensionato è stata espressa la proposta per una conduzione diretta da parte dell’Inrca. Le caratteristiche miste (sociale e sanitaria) della nuova struttura consiglierebbero una gestione dell’Ente. La delegazione ha chiesto inoltre alla Regione di verificare la politica di alienazione dei beni ereditati dall’Istituto esaminando il rispetto delle motivazioni alla base delle donazioni. Si è poi discusso del ruolo dell’Inrca nel sistema sanitario regionale. D’Ambrosio e Melappioni hanno sottolineato come la proposta di piano all’esame del Consiglio valorizzi sia la capacità di ricerca che quella di assistenza, da sempre patrimonio dell’Ente. La formula dell’IRCCS, è stato inoltre messo in rilievo, non ha certo evitato i problemi di natura finanziaria (disavanzi e sofferenze), che continuano a permanere e connotare la vita dell’Inrca. La delegazione ha infine chiesto alla Regione, esprimendo la propria soddisfazione per l’incontro, di adoperarsi per coprire la responsabilità di segretario generale, ora vacante. D’Ambrosio e Melappioni hanno dichiarato disponibilità a ulteriori confronti ribadendo l’apprezzamento della Regione per l’apporto qualificante dell’Inrca alla sanità marchigiana.