“La decisione di chiudere la Itemar di Monsampolo del Tronto e mettere in mobilità i dipendenti é preoccupante per le gravi ricadute sul piano occupazionale e sociale.” Con questo preambolo l’assessore al Lavoro, Ugo Ascoli, ha scritto alla proprietà dell’azienda, il Gruppo De Biasi di Verona, per chiedere di rivedere la decisione e valutare misure alternative ai licenziamenti senza risoluzione traumatica del rapporto di lavoro.
“Il territorio di Ascoli Piceno – sostiene l’assessore - è investito da una crisi che riguarda più settori, con procedure di licenziamenti collettivi. La decisione della Itemar determinerebbe una vera e propria emergenza. Le istituzioni locali e la Regione si stanno già impegnando, anche attraverso lo strumento della formazione professionale, a sostenere quelle aziende che vogliano realizzare progetti competitivi, di sviluppo o di riconversione industriale.”
Con questo appello all’immediata vigilia dell’incontro che si svolgerà a Verona fra la proprietà, la Provincia di Ascoli e il Comune di Monsampolo, la Regione ha voluto dar voce e forza alla posizione delle maestranze e delle Istituzioni.
“La Regione Marche – così conclude l’assessore nella sua lettera - offre la massima disponibilità a confrontarsi per percorrere strade che scongiurino la chiusura dello stabilimento e consentano di superare la criticità dell’attuale momento.”
L’Itemar rappresenta una delle crisi aziendali più complesse della regione, anche in relazione alla storia e al ruolo nell’economia delle zone interessate. La Regione sta cercando sbocchi positivi non limitandosi a risolvere l’emergenza occupazionale, bensì mirando ad attivare progetti di rilancio aziendale. Istituzioni, sindacati e associazioni imprenditoriali possono e debbono essere investite per dare a ogni singola crisi aziendale risposte progettuali e industriali concrete.
|