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13/12/2002

Incontro delle Regioni con il ministro Tremonti - D’AMBROSIO: SIAMO DELUSI E FORTEMENTE PREOCCUPATI PER I SERVIZI AI CITTADINI.

Le Regioni hanno incontrato ieri, al Senato, il ministro dell’economia Giulio Tremonti per parlare in primo luogo di Finanziaria e di due grandi temi già posti all’attenzione del Governo Berlusconi: l’applicazione del decreto cosiddetto “tagliaspese” e la situazione di sofferenza di cassa in cui versano da tempo tutte le Regioni. “L’incontro è stato assolutamente insoddisfacente, - ha sottolineato il presidente della Regione Marche, Vito D’Ambrosio, - il ministro non ha aggiunto sostanzialmente nulla di nuovo rispetto alla precedente riunione di Palazzo Chigi. I 168 milioni di euro di aumento proposti per la sanità sono solo un addendo della somma richiesta per il 2002; il riparto è ancora in alto mare e, quel che è grave, non ci è stato trasferito nulla del maggiore deficit sanitario riconosciuto alle Regioni per il periodo 94-99 e che il ministro aveva promesso sarebbe stato materialmente trasferito al più presto possibile. La forte tensione di cassa, comune a tutte le Regioni, nasce, pertanto, dall’insolvenza del Governo, che non traduce le promesse in atti concreti conseguenti.” “Per il decreto “tagliaspese”, - ha aggiunto D’Ambrosio – la situazione è assurda: il ministro La Loggia aveva assicurato che la normativa non sarebbe stata applicata alle Regioni e alle Aziende ospedaliere, ma una circolare della Ragioneria generale dello Stato dispone diversamente. Nella riunione di giovedì prossimo con Tremonti vogliamo una risposta definitiva.” “Anche sull’attuazione delle leggi Bassanini, - ha inoltre affermato D’Ambrosio – non esiste nessuna disponibilità del Governo a prevedere, dopo il trasferimento delle competenze, anche le risorse finanziarie necessarie per esercitare i nuovi poteri. Delusione anche per quanto concerne la nuova disciplina (è una vera controriforma della normativa Bindi) dell’attività dei medici ospedalieri che il Parlamento sta per varare. Non siamo infatti riusciti ad ottenere che tale revisione avvenga senza oneri a carico dei bilanci regionali (si stima una spesa di mille 350 milioni di euro).” “Dopo un incontro che ha registrato – ha concluso D’Ambrosio – risposte negative, o dubitative, o rinviate alla prossima riunione della Stato-Regioni, siamo molto preoccupati, perché i servizi sanitari e non solo quelli sono a forte rischio. Il nostro senso di responsabilità non può essere scambiato per acquiescenza. Se il Governo non si farà carico di ascoltarci concorderemo, tra tutte le Regioni, una forte reazione istituzionale.”