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04/12/2002

Quadrilatero di penetrazione interna: asse viario Umbria-Marche - D’AMBROSIO : NO A UN UNICO SOGGETTO ATTUATORE - Lettera del Presidente a Berlusconi, Lunardi, Tremonti e Baldassarri.

“Devo ancora ritornare – scrive D’Ambrosio - sul tema del progetto infrastrutturale “Quadrilatero di penetrazione interna: asse viario Umbria- Marche” inserito nel Primo programma nazionale della legge obiettivo e nelle intese generali quadro, sottoscritta dal Governo e dalle Regioni Marche e Umbria il 24 ottobre scorso. La delibera CIPE del 31 ottobre scorso concernente il progetto anzidetto e dichiarazioni del Ministro Baldassarri configurano l’ipotesi di un soggetto attuatore unico per la realizzazione dell’intero progetto, che noi , le Marche e l’Umbria, hanno voluto escludere come espressamente indicato nell’accordo. Nella stessa Intesa, inoltre, è prevista la programmazione congiunta di tutti gli interventi previsti e l’impiego delle risorse per i progetti definitivi e già pronti.” “Con una mia nota del 28 ottobre scorso – aggiunge il Presidente nella sua missiva - inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro Lunardi, al presidente del CIPE e al suo vice avevo contestato sia il contenuto che l’istruttoria della delibera CIPE del 24 ottobre perché incoerenti con l’Intesa sottoscritta appena quattro giorni prima. Il Ministro Lunardi con sua nota del 30 ottobre, inviata ai due Presidenti delle Regioni interessate, dava assicurazioni formali relativamente gli impegni assunti con l’Intesa tanto da prefigurare una propria proposta costruita su una istruttoria congiunta da inviare al CIPE. Purtroppo la delibera CIPE del 31 ottobre confermava le nostre preoccupazioni, tanto che ho ritenuto opportuno intervenire con un’ulteriore nota del 6 novembre scorso indirizzata al Ministro Lunardi e al Vice Ministro Baldassari, nella quale ribadivo la posizione delle Marche (che è quella sottoscritta nell’Intesa) e sottolineavo che se si vuole dare un seguito all’Intesa, il procedimento negoziale deve continuare lealmente senza forzature, nelle forme concordate, anche al CIPE. “ “A questo punto, - conclude D’Ambrosio - chiedo, in sintonia con quanto richiesto dalla collega Lorenzetti, la modifica della delibera CIPE come concordato con il Ministro Lunardi e in coerenza con quanto sottoscritto nell’Intesa. In attesa di un urgente chiarimento.”