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26/11/2002

Riunione della Giunta regionale - APPROVATO IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

La Giunta regionale ha approvato il Documento di programmazione economico e finanziaria. “ Si tratta - ha affermato l’assessore Luciano Agostini nella sua illustrazione - del primo documento di attuazione della legge che ha riformato la contabilità regionale e che persegue la finalità di raccordare la programmazione di bilancio agli altri strumenti della programmazione regionale (Programma di sviluppo, Piano di inquadramento territoriale e Patto programmatico per lo sviluppo). Con questo strumento siamo in grado di offrire un quadro di prospettive politiche e programmatiche che è collocato tra il bilancio assestato e quello di previsione per il 2003, in una visione di medio periodo . L’elaborato è stato oggetto di confronto nel Comitato d’intesa tra la Regione e gli Enti locali e nel Comitato economico e sociale.” Il documento è organizzato secondo un’impostazione che delinea le urgenze da affrontare, gli obiettivi da assumere per governare i processi, le strategie del Governo regionale per attuarli e le azioni prioritarie da mettere in campo per il 2003. La presenza di schede di approfondimento dei temi arricchisce la conoscenza complessiva del contesto. In questi anni si è avuto un progressivo appesantimento dei bilanci della Regione, a causa di una crescente divaricazione tra risorse stazionarie e impegni crescenti. Il Governo regionale ha già posto in atto nel 2002 una strategia finanziaria mirata a contenere la spesa corrente con una serie di misure di razionalizzazione e a rilanciare gli investimenti. Tali scelte orienteranno l’azione del Governo anche nel 2003, per continuare le iniziative di riequilibrio della spesa, in particolare nel settore della sanità, e il processo di alleggerimento strutturale della spesa di natura pluriennale attraverso un meccanismo di selezione delle dotazioni finanziarie pregresse. Il Presidente D’Ambrosio ha ribadito che al centro delle scelte regionali ci sono il mantenimento del livello dei servizi alla persona e alla comunità e il sostegno al modello marchigiano di sviluppo. In poche parole la salvaguardia dello stato sociale costruito in questi anni con il sostegno dei bilanci della Regione e degli Enti locali. Purtroppo, ha aggiunto, le previsioni della Legge Finanziaria lasciano intravedere decurtazioni rilevanti che aprono prospettive drammatiche per la finanza regionale. Regioni e Autonomie si stanno impegnando per ottenere modifiche sostanziali alla Finanziaria in sede di discussione al Senato.Le stime di un centro come l’ISAE indicano, per le Marche, minori trasferimenti tra i 75 e i 125 milioni di euro. Una ipotesi che, se si realizzasse, metterebbe in crisi il bilancio regionale. D’Ambrosio ha infine sottolineato che il fronte autonomistico contrario alla Finanziaria non si è limitato a dire no, ma ha avanzato proposte serie di modifica e miglioramento delle previsioni.