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14/11/2002

LA REGIONE MARCHE LANCIA, A LONDRA , IL "TELLUS BOND"

Dopo il Raffaello Bond del 1999 e il Piceni e-Bond del 2000, sui mercati finanziari internazionali arriva il Tellus Bond, il prestito obbligazionario emesso dalla Regione Marche, con la collaborazione della UBS Warburg, capofila del pool di banche coinvolto nell’operazione. Oggi alla City di Londra è stata conclusa l’emissione, con la vendita delle obbligazioni agli investitori istituzionali interessati. La previsione delle sottoscrizioni (in attesa dell’apertura del mercato di Tokio) indica una distribuzione del 33% nel Benelux, 29% in Irlanda, 26% in Germania, 10% in Asia e del 2% in Italia. Una percentuale, quest’ultima, positiva, proprio perché esigua, in quanto l’emissione è destinata ai mercati esteri, che – sulla base di questi valori – sembrano aver risposto pienamente. L’operazione finanziaria prevede l’emissione di obbligazioni quindicennali, al tasso fisso del 4,71%, per un importo complessivo di 855 milioni di euro (rating: Aa2/AA). Fondi destinati a finanziare la ricostruzione nelle zone terremotate, senza oneri per il bilancio regionale, in quanto il pagamento della quota capitale e interesse è sostenuta direttamente dai contributi stanziati dalla Protezione civile. In pratica, la Regione impegna le risorse che le leggi finanziarie statali destineranno, nei prossimi anni, a ricostruire le aree marchigiane danneggiate dal sisma del ’97. Il presidente della Regione, Vito D’Ambrosio, in video conferenza da Londra (insieme all’assessore al Bilancio, Luciano Agostini, e al direttore del Dipartimento Programmazione e Bilancio, Pietro Marcolini), ha ringraziato il Governo centrale, il vice ministro dell’Economia Mario Baldassarri e la Banca d’Italia, per aver reso possibile l’operazione finanziaria. “Rispetto al tradizionale mutuo - ha spiegato D’Ambrosio – il prestito mostra tre vantaggi: migliori condizioni di contrattazione, collocamento trasparente dell’obbligazione, promozione delle Marche sui mercati internazionali. Il tasso d’interesse fisso, collegato alla lunga scadenza dell’operazione, rende l’emissione appetibile agli occhi degli investitori”. La situazione del mercato, ha sottolineato il presidente, è particolarmente favorevole e consente di spuntare condizioni vantaggiose: “Un po’ per abilità, un poco per la fortuna di investire nel momento giusto – ha rivelato D’Ambrosio – siamo riuscito a ottenere 35 milioni di euro in più, rispetto a quelli preventivati. Risorse aggiuntive che saranno utilizzate per accelerare la conclusione delle ricostruzione”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, D’Ambrosio ha detto che l’intera somma ricavata dal collocamento delle obbligazioni, 855 milioni, sarà disponibile, nel bilancio regionale, a partire dal prossimo 2 dicembre. “Tutto e subito”, ha commentato: con un’operazione finanziaria sono stati anticipati i fondi che verranno stanziati dallo Stato nei prossimi anni: “Un esempio utile anche per la ricostruzione del Molise. Abbiamo già contattato la Giunta regionale molisana per mettere a disposizione la nostra esperienza acquisita sui mercati internazionali”. (r.p.)