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02/09/2002

Tavolo di concertazione per la politica industriale. INDICATORI PER LA 488 E DATI PROMETEIA. SPACCA: CONFERMATA LA VALIDITA' DEL NOSTRO SISTEMA.

Ripresa dei lavori per il tavolo di concertazione della politica industriale, che si è riunito alla presenza del vicepresidente Gian Mario Spacca. Un’occasione per proporre gli indicatori da utilizzare per la ripartizione delle agevolazioni alle imprese per gli investimenti produttivi previsti dalla Legge 488 (oltre 16 miliardi di vecchie lire) e anche illustrare i dati Prometeia (2000-2005), particolarmente interessanti per le Marche. Presenti alla riunione i rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali, delle associazioni artigiane e della Confindustria. “La L.488 – ha detto Spacca – rappresenta un importante strumento per favorire gli investimenti e l’innovazione delle piccole e medie imprese regionali. Anche se è una legge nazionale, la fissazione dei criteri di applicazione da parte della Regione rappresenta una rilevante opportunità di politica industriale per sostenere la competitività del sistema produttivo marchigiano.” Sulle tipologie di investimento, è stata attribuita una priorità ai casi di nuovi impianti per favorire le nuove iniziativa imprenditoriali e, inoltre, vengono privilegiate le operazioni di riconversione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di impianti esistenti. Sul piano del sostegno di particolari aree territoriali o settori interessati a fenomeni di sofferenza socio-economica, è riconosciuta priorità agli investimenti effettuati nel settore del tessile-abbigliamento e nelle aree ex-CASMEZ e terremotate. “Attraverso la fissazione dei criteri della L.488 – ha proseguito Spacca - il governo regionale intende agevolare il rilancio degli investimenti e dello sviluppo in una fase congiunturale difficile ed impegnativa per il nostro sistema produttivo, che comunque, come dimostrano anche recenti analisi, dimostra discrete capacità di tenuta”. Infatti, l’ultimo rapporto di previsione dell’Istituto di ricerca Prometeia, che analizza gli scenari delle economie regionali, evidenzia una situazione incoraggiante. Nel 2002 le Marche dovrebbero crescere dell’1,7%, contro il +0,9 dell’Italia. Ma è soprattutto nel periodo 2001-2005 che le Marche dimostrano le proprie potenzialità: secondo Prometeia, infatti, la nostra regione è la terza in Italia per la crescita del PIL (dopo Val d’Aosta e Abruzzo), con un tasso medio di sviluppo atteso del +2,8%, contro una media nazionale di +2,1%. Considerando lo stesso arco temporale di riferimento, le Marche sono anche la seconda regione italiana per crescita dell’export, con tasso medio previsto di circa il 5% (Italia +3,5%). Il sostenuto ritmo di crescita dell’economia marchigiana previsto da Prometeia si rifletterà positivamente su occupazione, reddito e consumi. La disoccupazione dovrebbe scendere ulteriormente, attestandosi a +3,1%. Tale fenomeno inciderà sul mercato del lavoro regionale, già in tensione per la carenza di manodopera. Inoltre terzo posto in Italia anche per la crescita del reddito disponibile delle famiglie, con un incremento di +2,7%, contro una media nazionale del 2,1%, mentre risultano al quarto posto per i consumi delle famiglie, con una crescita attesa di +2,2% (Italia +2%). “Tali dati – ha commentato il Vicepresidente Gian Mario Spacca – rappresentano l’ennesima testimonianza della vitalità del sistema produttivo marchigiano e ci stimolano a guardare con fiducia al futuro ed a proseguire nella strada intrapresa dal Governo regionale per rafforzare ulteriormente la capacità competitiva dell’intero sistema-Marche.”