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13/08/2002

IL PIANO ANNUALE DELLE POLITICHE DEL LAVORO. LE RISORSE 2002 SONO PARI A 46 MILIONI E 452 MILA EURO

Il piano della Regione per le politiche attive del lavoro anno 2002, che attiva fondi per il settore pari a 46 milioni e 452 mila euro (90 miliardi di lire circa), è stato approvato dalla Giunta regionale anche sulla base delle indicazioni della Commissione consiliare. Il provvedimento proposto dall’Assessore regionale Marcello Secchiaroli, oltre alle linee strategiche, fissa gli interventi a sostegno dell’occupazione, il riparto delle risorse e il programma di attività dell’Agenzia regionale Marche Lavoro (Armal). Stabilisce poi, in accordo con le Province, di assegnare all’Armal la gestione dell’intervento sui Centri per l’Impiego. “Si tratta – ha detto Secchiaroli – di un progetto di ampio respiro politico, pratico e finanziario che parte da lontano e cioè dall’azione della Regione negli ultimi anni per rispondere a un mercato sempre più complesso e competitivo. Soprattutto nella nostra regione che, non avendo emergenze occupazionali gravi, deve risolvere nodi importanti sul piano sociale ed economico. Quali l’assenza di varie professioni richieste dal mondo produttivo, l’emigrazione intellettuale e il sostegno alle categorie svantaggiate del mercato del lavoro: donne, laureati, lavoratori in mobilità, disabili e immigrati. Il piano si qualifica anche per la capacità di attivare tutte le risorse finanziarie utilizzabili, in particolare quelle europee. La sfida verso lo sviluppo compatibile, alla quale la Regione sta dedicando un deciso impegno, parte da qui e da un rapporto sempre più sinergico fra iniziativa privata e pianificazione pubblica”. La prima parte del Piano approfondisce le azioni da sviluppare e individua le iniziative anche in funzione di quello nazionale. Nelle Marche, dove il tasso di occupazione è vicino a quello europeo, la strategia regionale tende a coprire la carenza di un numero sempre maggiore di professioni. Favorisce, contemporaneamente, l’inserimento delle categorie svantaggiate attuando politiche formative e di aggiornamento. In particolare il piano affronta un nodo delicato della situazione marchigiana: la sicurezza sul lavoro. Le iniziative, inoltre, sono orientate a risolvere le difficoltà nelle zone del sisma e nei territori ad alto squilibrio occupazionale e a favorire lo sviluppo di nuovi bacini d’impiego, soprattutto nei servizi, anche potenziando il sistema dei Servizi all’impiego uscito dalla riforma attuata negli ultimi anni. Altro punto qualificante e primario é il sostegno alle imprese, la nascita di nuove e l’aiuto all’assunzione di soggetti svantaggiati, azioni già intraprese nel passato. Le risorse provengono sia dall’impegno finanziario della Regione, sia da fondi nazionali e del Fondo sociale europeo, per un totale di 46 milioni 452 mila euro (circa 90 miliardi di lire). Il cofinanziamento regionale incide per 3 milioni e 274 mila euro (oltre 6 miliardi e 300 milioni di lire). Il programma 2002 dell’Armal compreso nel provvedimento si articola in cinque macro aree d’intervento: assistenza tecnica e servizi sia alla Giunta regionale, sia alle Province, l’Osservatorio sul mercato del lavoro e il monitoraggio del sistema delle politiche e dei servizi, il Sistema informativo Lavoro (SIL), i servizi ed interventi generali e specialistici a disposizione anche dei privati.