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29/03/2002

EROSIONE COSTIERA, MISSIONE A RICCIONE PER STUDIARE NUOVI INTERVENTI

Una spiaggia larga 70 metri realizzata con due milioni e 500 mila metri cubi di sabbia prelevati sul fondo del mare Adriatico: é il risultato dell’intervento di ripascimento sul litorale romagnolo che l’Assessore Roberto Ottaviani ha voluto conoscere da vicino recandosi sul cantiere di Cervia per studiare i nuovi interventi di ripascimento che nelle Marche sono stati attuati solo a livello sperimentale. L’uso di sabbia prelevata dal mare è usuale in molti Paesi del Nord Europa, non a caso la nave attrezzata utilizzata in Romagna viene dal Belgio. E’ una tecnica efficace ed evita i danni ambientali all’entroterra causati dall’escavazione del materiale necessario al ripascimento, usando materie più adatte allo scopo. Ad accompagnare Ottaviani c’erano il Presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, l’Assessore provinciale di Macerata, Stefano Leoperdi, i Sindaci di Sirolo e Porto Recanati, gli Assessori di molti Comuni della costa marchigiana e i responsabili dell’Arpam e dell’Assessorato ai Lavori pubblici. Ad attenderli c’erano l’Assessore romagnolo alla Protezione Civile Marioluigi Bruschini e i tecnici dell’Arpa (l’Agenzia per l’Ambiente della Regione Emilia e Romagna) con i quali sono state scambiate notizie su una delle più maggiori operazioni d’intervento ‘morbido’ a difesa della costa in Italia. Per valutarne la validità è sufficiente un dato: con un solo viaggio della nave vengono trasportati 6500 metri cubi di sabbia, mentre per portare sulla costa la stessa quantità dalle cave dell’interno sarebbero necessari almeno 1000 tir. A Riccione la sabbia richiesta per realizzare un fronte di 70 metri di spiaggia è pari 2 milioni e 500 mila metri cubi. Di conseguenza il numero di carichi tramite tir sarebbe enorme. I tempi di realizzazione, poi, saranno al massimo due o tre mesi, con un risparmio di tempo e con una tutela ambientale decisamente interessanti. (fb)