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“Caro Sturani, è pur vero che una volta si diceva piove governo ladro, ma stavolta mi pare che lei abbia sbagliato la mira. Le ricordo infatti che a proposito della vicenda Bronzi di Cartoceto, la mia iniziativa è stata coerente, tempestiva, efficace. Coerente perché sono stato promotore del protocollo d’intesa tra le istituzioni del territorio, perché l’ho difeso nel tempo e di fronte al ministero, perché fino all’ultimo, vedi la lettera al ministro Urbani del 5 febbraio, ne ho sostenuto il valore politico e istituzionale. Tempestiva perché quando il caso è riesploso ho immediatamente riunito i soggetti istituzionali interessati e insieme abbiamo ribadito la validità di quel protocollo, anche se oggi qualcuno, incautamente, si affretta a giurare fedeltà e deferenza al ministro e al suo sottosegretario. Efficace infine perché, anche se a lei questo sembra irrilevante, l’affermazione scritta che i bronzi appartengono al museo nazionale di Ancona, è una novità importante.
Certo esiste il problema politico, mio come suo e di tutti, di un ministero che invece di rispondere alla mia richiesta di incontro decreta sulla materia oggetto della lettera ma io non credo che questa palese arroganza possa essere affrontata con il suo stile; parafrasando il Moretti tanto caro a lei e alla sua città mi verrebbe da dire “continuiamo così, facciamoci del male”. Invece di prendersela con me che ho fatto e continuerò a fare di tutto per sostenere la priorità degli accordi sul territorio contro lo statalismo dei ministri, le consiglierei di indirizzare tutta la conflittualità che la città riterrà di dover esprimere, nei confronti del Sottosegretario dei Beni culturali, titolare e protagonista di tutta questa vicenda.“
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