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05/02/2002

L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE ROBERTO OTTAVIANI REPLICA AL COMUNE

“Le critiche che mi sono state mosse sulla questione della Sgl Carbon dal Comune di Ascoli, secondo cui non sarei a conoscenza della problematica di tale area industriale e di quanto sia stato avviato a livello tecnico da Regione e Comune, meritano una risposta per riportare la questione nei giusti termini. Non solo conosco il problema, ma sono anche a conoscenza della scarsa efficacia della procedura adottata dal Comune di Ascoli riguardo alla Carbon, nonostante le diverse indicazioni proposte dai tecnici della Regione (servizio Ambiente ed Arpam) in sede di Conferenze di servizio. Le Conferenze di servizio sono uno strumento tecnico di supporto a scelte e decisioni che solo il titolare del procedimento può assumere: in questo caso il Comune di Ascoli, il quale solo in parte ha fatto proprie le procedure indicate dalla Regione. Risultato è che sono stati attuati interventi amministrativi non corretti, sui quali pende un ricorso della ditta. Inoltre, non ho mai affermato che la Regione non sia stata coinvolta dal Comune sulla questione, bensì che il sottoscritto, in quanto assessore all’Ambiente, non è stato mai contattato dagli amministratori di Ascoli per questa problematica, tant’è che ho manifestato la mia disponibilità a convocare un incontro con il Comune. Aggiungo inoltre che per la Carbon la Regione si è mossa sia a livello tecnico che politico. Ho firmato personalmente a fine novembre la richiesta al Ministero dell’Ambiente per l’inserimento dell’area industriale tra i siti prioritari del piano straordinario di bonifica che il Ministero stesso dovrà redigere per l’utilizzo dei fondi stanziati con la finanziaria 2001. Ciò dimostra che il sottoscritto non solo conosce la problematica “Carbon”, ma sta cercando anche vie alternative per la sua soluzione. Ribadisco la mia disponibilità ad affrontare la questione direttamente col Sindaco di Ascoli, in un incontro che ho in animo di convocare nei prossimi giorni, in quanto problematiche così complesse e delicate possono trovare soluzione solo con uno spirito costruttivo e attraverso la sinergia tra le istituzioni competenti, non con polemiche e contrapposizioni e in largo anticipo rispetto alle scadenze autorizzative. Se l’Amministrazione di Ascoli, invece, pensa di risolvere autonomamente e senza il coinvolgimento politico della Regione situazioni di criticità come quelle dell’area “Carbon”, faccia pure, ma l’esperienza insegna che gli accordi di programma tra istituzioni pubbliche e private sono la via più efficace, come dimostra quanto si sta facendo per l’area ad alto rischio della bassa Vellesina.”