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04/02/2002

ARTIGIANI, QUARTO TRIMESTRE 2001 IN CALO - MA C’E’ FIDUCIA NEL FUTURO

Mobile, abbigliamento, macchine utensili e stampi, articoli d’argento, gomma e plastica. Sono questi i settori dell’artigianato marchigiano che hanno saputo reagire meglio alla difficile fase congiunturale che ha penalizzato il comparto nell’ultimo trimestre del 2001. Una tenuta dovuta anche agli effetti della stagionalità mentre sono state maggiori le difficoltà che hanno colpito le imprese metallurgiche, del tessile e maglieria, della carta. Diminuzioni dei livelli di attività anche per le costruzioni ed i trasporti su strada. Non tutti i comparti, dunque, sono stati colpiti dalla congiuntura sfavorevole e, tra quelli penalizzati non tutti lo sono stati allo stesso modo. E’ questo il quadro che emerge dall’indagine congiunturale sulle imprese artigiane marchigiane relativa al quarto trimestre 2001 realizzata dall’Osservatorio regionale dell’Ebam. “Lo studio dell’Ebam – ha commentato il Vicepresidente della Giunta Regionale Gian Mario Spacca – evidenzia che anche l’artigianato regionale ha subito i contraccolpi degli effetti di rallentamento del ciclo economico che si sono manifestati a livello mondiale subito dopo gli eventi dell’11 settembre dello scorso anno.” Malgrado il momento congiunturale difficile la fiducia delle imprese artigiane nel futuro non è venuta meno. A dimostrarlo si ha il buon numero di imprese artigiane che, anche nell’ultimo trimestre 2001, ha effettuato assunzioni ed ha realizzato investimenti. Segnali che, secondo l’Ebam, potrebbero far prevedere una sollecita ripresa dell’artigianato. “Se la ripresa dell’economia può sicuramente rendere transitorio il momento di difficoltà che è stato fotografato, anche la Regione intende farsi carico delle esigenze delle piccole e micro-imprese artigianali, accompagandole attraverso azioni concrete lungo un sentiero di rafforzamento dei livelli di competitività sui mercati interni e internazionali.” Ad aver influito più pesantemente sulla diminuzione del fatturato delle imprese artigiane, soprattutto nella meccanica, sono stati sia il mercato locale sia quello nazionale che ha inoltre penalizzato i comparti della carta e cartotecnica e dei componenti elettronici e per telecomunicazioni. Al contrario il mercato nazionale non ha penalizzato il fatturato del calzaturiero. E’ invece grazie al mercato locale se è aumentato il fatturato nei comparti delle macchine utensili e stampi, dell’abbigliamento e degli articoli d’argento. Così come nella lavorazione e produzione di prodotti in gomma e plastica, nei mobili e negli strumenti musicali. Per quanto riguarda il futuro, gli artigiani ritengono che la ripresa sia dietro l’angolo e guardano con maggiore fiducia all’evoluzione del sistema produttivo marchigiano per la prima parte del 2002.