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04/02/2002

Intesa con l’Istituto Italo-Latino Americano per un progetto di formazione e tirocinio. UN’OCCASIONE DI LAVORO PER I GIOVANI MARCHIGIANI D’ARGENTINA

Venticinque giovani marchigiani d’Argentina, tra i 18 e i 32 anni, potranno presto arrivare nelle Marche e lavorare nelle nostre aziende, dopo aver partecipato ad un programma di formazione e tirocinio di dieci mesi , oppure decidere di rientrare in patria per dar vita a piccole imprese. Un’opportunità quanto mai necessaria nel grave momento che sta vivendo il Paese sudamericano, che si offre ai giovani argentini di origine marchigiana grazie ad un protocollo d’intesa firmato oggi dal presidente della giunta regionale, Vito D’Ambrosio e dal Segretario generale dell’Istituto Italo - Latino Americano, Ludovico Incisa di Camerana, già ambasciatore d’Italia in Argentina dall’85 al ’91 e sottosegretario di Stato agli Affari Esteri nel 96. Il progetto pilota, finanziato dalla Regione con un contributo di 232.405 euro (450 millioni di lire), è il primo avviato da una regione italiana con l’Istituto e, secondo il Segretario generale dell’IILA, costituisce un modello da imitare per le altre regioni. Il programma di formazione e tirocinio nasce diversi mesi fa dalla volontà di sostenere i marchigiani d’Argentina, in particolare i giovani e di favorire i collegamenti con le Marche. “Siamo particolarmente soddisfatti – ha affermato D’Ambrosio- di essere riusciti a concretizzare proprio adesso, nell’acutissima fase di crisi che stanno affrontando i nostri corregionali in Argentina, un’intenzione forte di collaborazione e reciprocità, molto avvertita dalla comunità marchigiana che in questo Paese sudamericano è una delle più numerose”. “Sostenere queste iniziative – ha proseguito il Presidente - non significa assistenzialismo fine a se stesso, ma realizzare strumenti mirati per rispondere a esigenze diverse e con modalità innovative, legate anche alle nuove tendenze di espansione produttiva delle imprese marchigiane all’estero, promuovendo inoltre canali di collegamento privilegiati quanto a integrazione sociale, cultura ed economia.” Gli obiettivi dell’intesa sono finalizzati alla formazione e all’orientamento lavorativo di venti giovani argentini-marchigiani, per favorirne l’inserimento nel mercato del lavoro regionale; alla formazione professionale di altri cinque giovani che vorranno creare piccole e medie imprese nel Paese di provenienza. Ulteriore scopo è quello di favorire le collaborazioni con le imprese marchigiane, sviluppando l’interscambio commerciale. I settori imprenditoriali individuati dallo studio di fattibilità che ha preceduto la stipula dell’accordo e in cui i giovani argentini saranno formati, sono quelli del cuoio, agroalimentare, ittico, terziario sociale, compreso il settore dei servizi alla cultura e all’ambiente . Sono questi, tra gli altri, i segmenti dell’economia marchigiana che hanno espresso necessità di reperire manodopera qualificata anche dall’estero e con una propensione a posizionarsi sui mercati internazionali. “Con questo tipo di intese – ha spiegato Ludovico Incisa di Camerana- si possono realizzare due importanti finalità: garantire una formazione professionale che potrà servire a questi giovani per uscire da una precarietà preponderante, non solo a livello economico ma anche sociale e culturale, e sostenere nel contempo il processo di internazionalizzazione delle imprese locali, che diventano così anche veicoli di integrazione sociale.” (ad’e) L’Istituto Italo Latino Americano (IILA) è un organismo internazionale, intergovernativo e completamente pubblico , con sede a Roma. Ne sono membri l’Italia e le venti Repubbliche dell’America Latina in base ad una convenzione internazionale ratificata nel 1966 con Argentina, Bolivia, Brasile, Costa Rica , Paraguay, Uruguay, Cile, Colombia, Nicaragua, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico e Venezuela. Gli scopi dell’IILA sono lo sviluppo e il coordinamento della ricerca e della documentazione sui problemi e le prospettive dei Paesi membri nel campo culturale, scientifico, economico tecnico e sociale. Inoltre, la diffusione nei Paesi membri dell’attività di ricerca e l’individuazione di possibilità di scambio , assistenza reciproca e azione comune nei settori citati. L’Istituto si è impegnato in varie iniziative ad individuare nuove vie di collaborazione ed ha stipulato tra gli altri, accordi con la Commissione Europea e l’UNESCO.