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31/01/2002

OLTRE SETTE MILIONI E MEZZO DI EURO PER FINANZIARE PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E TERRITORIALE NEL CICLO DEI RIFIUTI

Per la riduzione dei rifiuti, il completamento o adeguamento di impianti di raccolta e di discariche per residui dell’attività di trattamento, la Giunta regionale ha stanziato sette milioni 684 mila 432 euro (14 mld e 883 ml di lire) per progetti pubblici e privati cofinanziati dalla Comunità europea nel periodo 2000/2006. Entro febbraio saranno emanati i bandi rivolti a soggetti pubblici e privati per la presentazione e selezione dei progetti e per l’assegnazione dei fondi relativi ai singoli interventi. Gli interventi sono quelli previsti nell’Asse comunitario 2: riqualificazione territoriale e ambientale di aree danneggiate da emergenze e squilibri che ne accentuano la marginalità rispetto al resto della regione. Le azioni previste sono tre: innanzitutto la prevenzione, o forse è meglio dire la limitazione dei rifiuti - sub misura 1-, per interventi realizzati da Amministrazioni pubbliche e imprese; poi - sub misura 2 – la messa in opera di strutture per la raccolta e la selezione al fine di ottimizzare la divisione dei flussi e la cernita; infine - sub misura 3 - la produzione, il completamento e l’ammodernamento degli impianti di recupero dei rifiuti urbani e speciali, oltrechè l’adeguamento delle discariche destinate ai residui dell’attività di trattamento. “L’azione più difficile – ha detto Roberto Ottaviani, l’Assessore all’Ambiente – è quella di prevenzione che é anche la più decisiva per una vera politica di tutela dell’ambiente. La prevenzione è un fatto culturale, in una società in cui la produzione di rifiuti è enorme e crea danni irreversibili. Ci vuole una politica ambientale capace di dare risposte in tutta la catena, dalla famiglia all’impresa. Il ruolo di quest’ultima e dei privati è importante anche per incrementare la capacità propositiva.” Fra gli interventi che la Regione intende incentivare ci sono l’autocompostaggio domestico, ad esempio, o l’uso macchinari per la distribuzione al pubblico di prodotti (quali detersivi ecc.) alla spina, limitando l’utilizzo di contenitori che sono uno dei maggiori problemi del ciclo dei rifiuti, o, ancora, gli imballaggi pluriuso per le aziende. Per quanto riguarda l’impiantistica, a cui è destinata una gran parte delle somme, pari a 5 milioni 164 mila 568 euro (10 miliardi di lire), i soggetti individuati sono quattro, uno per provincia: la Comunità montana di Urbania (PU), il CIS di Maiolati Spontini, (AN), il Consmari di Tolentino (MC) e il Comune di Ascoli Piceno (AP). Obiettivo: attrezzare complessi in grado di rispondere alle esigenze di tutto il territorio. (fb)