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22/10/2001

LA VIA DEL GOTICO NELLE MARCHE. CINQUE COMUNI MARCHIGIANI PER UN UNICO ITINERARIO TURISTICO-CULTURALE

Un’operazione di marketing del territorio e un’iniziativa culturale di rilievo, da imitare come esperienza di qualità e di coordinamento tra enti locali. Così è stato definito dai numerosi relatori presenti oggi alla conferenza stampa in Regione, l’itinerario turistico-culturale “La via del Gotico nelle Marche”, realizzato da cinque comuni: Urbino, Fabriano, Fermo, Loreto, San Severino. Proprio da quest’ultima città, capitale del Gotico delle Marche insieme ad Urbino e patria dei Fratelli Salimbeni, pittori tra i più rappresentativi del periodo, è partita l’iniziativa di “fare squadra” per valorizzare un’eccellenza culturale della nostra regione. “Una regione – ha affermato l’assessore regionale al Turismo, Lidio Rocchi- che, a causa della situazione internazionale, come le altre sta vivendo un momento negativo per il turismo. Ma stiamo cercando di riorganizzare il programma promozionale e l’offerta turistica in genere. Proprio grazie a questo tipo di pacchetti, che puntano alla “specializzazione”, si valorizzano le potenzialità del nostro territorio e dell’entroterra in particolare, contribuendo a superare questa fase negativa e a convogliare nelle Marche un flusso turistico, non solo italiano che quasi sicuramente non si sposterà all’estero, ma anche europeo che chiede un turismo culturale. “ “Un progetto treinnale– ha spiegato Fabio Eusebi, sindaco di San Severino- nato dall’esigenza di non disperdere, ma anzi di concentrare l’attenzione su un patrimonio unico in Italia e di far tesoro della positiva esperienza del 98-99 con le mostre itineranti del Gotico che la Regione Marche, con molta lungimiranza, ha promosso e realizzato , sposando il progetto di Vittorio Sgarbi. Abbiamo le capacità recettive e le potenzialità - ha proseguito- per veicolare un prodotto turistico e culturale di qualità come questo, con la finalità di rendere visibili sul nostro territorio i nostri capolavori e far uscire la regione da un isolamento connaturato che paradossalmente ha favorito la conservazione di certi tesori artistici e lo “stupore” dei visitatori che non si aspettano queste bellezze. Inoltre, l’itinerario ha rappresentato un’esperienza di collaborazione tra enti, davvero proficua e leale che dimostra come i “mille campanili “delle Marche possano dialogare tra loro in termini di realizzazione concreta, affiancati dal supporto di altre istituzioni ed organismi. “ Sulla stessa lunghezza d’onda tutti gli amministratori intervenuti: gli assessori al turismo di Urbino, Massimo Spalacci, che ha parlato di questa operazione “come esempio avanzato del binomio turismo-cultura” ; del comune di Loreto Anna Longo, che ha aderito al progetto “con l’intento di far confluire nella città mariana un turismo non solo giornaliero, legato al pellegrinaggio religioso, ma più stabile”, del comune di Fabriano, Luciano Antonini che ha ribadito l’importanza di creare percorsi alternativi al turismo balneare. Oltre alla Regione Marche – assessorati al Turismo e Cultura- che ha patrocinato il progetto, hanno assicurato il loro apporto al progetto “Macerata Opera”, il Consorzio Grotte di Frasassi, l’APTR Marche Turismo e le quattro amministrazioni provinciali marchigiane. Paolo Verducci, assessore alla cultura della Provincia di Ascoli, ha sottolineato come questa iniziativa, oltre a rappresentare un tassello importante nel traguardo dell’unione tra comuni, abbia anche una forte valenza culturale, andando nella direzione, già tracciata dalla Regione e dalle Province con Crivelli, il Romanico, i Piceni, lo stesso Gotico, del recupero dell’identità culturale marchigiana. (ad’e) La via del Gotico nelle Marche L’itinerario, pensato non solo per un turismo estivo, è sviluppato e illustrato in varie forme: una brochure con testi esplicativi e foto per ogni città, un pieghevole che riassume le notizie e le informazioni utili, un sito internet www.goticomarche.it e un opuscolo con tutte le informazioni di soggiorno , dalle strutture recettive ai prezzi. L’itinerario è diviso a sua volta in itinerari tematici- Pittura e scultura, Architettura, Natura ed Eventi e in proposte di soggiorno più o meno lunghe, di due, tre, o cinque giorni. Cosa vedere: a Fabriano, le opere di Allegretto Nuzi, Francescuccio di Cecco Ghissi, il Maestro di Campodonico,il Maestro dei Magi; l’achitettura nel palazzo del Potestà, la Fontana Rotonda, la Chiesa di S. Francesco, il Duomo, il Portico del vasari ecc. A San Severino: le opere di Lorenzo e Jacopo Salimbeni, Allegretto Nuzi, Maestro di San Domenico, Diotallevi di Angeluccio e l’architettura del Duomo, delle torri campanarie, contraddistinte dalle finestre a bifora a disegno originale, prese a simbolo dai Salimbeni, la Chiesa di Domenico. A Loreto. Le opere di scuola marchigiana, Scuola riminese e Carlo da Camerino, alla stessa struttura della Basilica, le vetrate e le cornici delle finestre. A Fermo: le opere di Jacobello del Fiore, Andrea da Bologna, Lorenzo Salimbeni, Marco di Paolo Veneziano , e poi il Duomo ed altre chiese oltre all’ex Ospedale per le donne povere, l’ex Palazzo del Monte di Pietà, la Collegiata di S. Michele Arcangelo. Ad Urbino: Lorenzo e jacopo salimbeni, il maestro di campodionico, Allegretto Nuzzi, carlo da Camerino, Arcangelo di Cola, Andrea da Bologna ecc.; l’architettura del Palazzo Ducale, la Chiesa di S. Domenico, l’Oratorio di S. Croce, Palazzo Semproni, la Chiesa di S. Francesco.