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17/10/2001

SANITA’: VIA LIBERA ALLE TRASFUSIONI DI SANGUE A DOMICILIO

I pazienti affetti da gravi malattie possono effettuare la terapia trasfusionale nella propria abitazione, anziché in ospedale; la terapia è effettuata gratuitamente, in costante presenza del medico o del sanitario che effettua la terapia e nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie. Lo ha deciso la Giunta regionale che ha approvato il protocollo operativo sulla terapia trasfusionale domiciliare. “L’obiettivo – spiega l’assessore alla sanità Augusto Melappioni – è di venire incontro alle esigenze personali e terapeutiche dei malati che si trovano in precarie condizioni salute riducendo, nello stesso tempo, i costi della prestazione”. Il provvedimento - è precisato nella delibera - si riferisce solo ai casi di effettiva necessità collegati a patologie a carattere cronico o a situazioni logistiche o personali del paziente tali da renderne difficoltoso il trasporto in ospedale o il trattamento in day hospital. La richiesta di terapia a domicilio è fatta dal medico curante, che si impegna anche a far pervenire alla struttura sanitaria competente per territorio le provette contenenti i campioni di sangue del paziente, al fine di accertare compatibilità del plasma trasfuso. Spetta, inoltre, al medico curante o al sanitario che effettua la prestazione segnalare eventuali reazioni o effetti collaterali manifestatisi nel corso della trasfusione o nelle ore successive. Per garantire la tutela della salute del paziente, il materiale sanitario impiegato durante l’emotrasfusione dovrà essere smaltito nel rispetto delle procedure di gestione e smaltimento dei rifiuti sanitari stabilite dalla legge nazionale. Nel caso in cui la prestazione terapeutica domiciliare sia effettuata da strutture non appartenenti al Servizio sanitario nazionale, le Aziende Sanitarie Locali dovranno stipulare un apposito rapporto di convenzione.