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La Regione Marche cofinanzia il Patto territoriale della provincia di Ascoli Piceno con cinque miliardi di lire. La somma è destinata alla realizzazione di alcuni interventi stradali previsti nell’accordo. Si tratta del potenziamento della viabilità in diverse aree interessate dal sisma del ’97. Strutture al servizio degli insediamenti produttivi e necessarie per favorire l’accesso alle grandi arterie viarie.
Su proposta dell’assessore ai Trasporti, Luciano Agostini, la Giunta regionale ha individuato gli investimenti da realizzare e i relativi importi:
Strada Fondovalle Ete Morto – Comune di Montappone - £. 1.710 milioni.
Strada Casali/Molino – Comune di Ponzano in Fermo - £. 500 milioni.
S.P. Venarottese – Provincia di Ascoli Piceno - £. 450 milioni.
S.P. 125 Vallemaria – Provincia di Ascoli Piceno - £. 1.730 milioni.
S.P. 61 Montottonese – Provincia di Ascoli Piceno - £. 320 milioni.
S.P. 185 Destra Aso – Provincia di Ascoli Piceno - £. 290 milioni.
Gli interventi sono finanziati nell’ambito degli Accordi di programma quadro previsti dall’Intesa istituzionale di programma tra Governo e Regione Marche. Sono stati segnalati dalla “Piceno Sviluppo”, lo società consortile che gestisce il Patto territoriale (partecipata, a maggioranza, dalla Provincia). L’importo richiesto – 8 miliardi e 295 milioni – supera i cinque miliardi che la Regione si era impegnata a stanziare con una deliberazione del ’99. Le eventuali economie di appalto, pertanto, sono destinate al completamento delle opere.
Il Patto territoriale di Ascoli Piceno è stato approvato nel 1999 dal ministero del Tesoro e Bilancio. Figura al primo posto nella graduatoria dei patti localizzati nelle aree depresse del Centro Sud. Al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) è stato chiesto di finanziarlo con 71 miliardi e 173 milioni. Di questi, 49 miliardi e 978 milioni sono finalizzati all’avvio delle iniziative imprenditoriali. La Regione Marche ha assicurato la copertura di 5 miliardi sulla rimanente quota di 21 miliardi e 195 milioni, in quanto “gli obiettivi del Patto territoriale sono coerenti con le linee e gli indirizzi fissati dai piani socioeconomici, territoriali e ambientali adottati dalla Regione, nonché dall’Intesa istituzionale sottoscritta con il governo”.
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