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19/04/2001

NUOVO OSPEDALE ONCOLOGICO A SAN MARINO. I QUATTRO PRESIDENTI DELLE REGIONI VICINE CONTESTANO L’ACCORDO FIRMATO DA VERONESI E CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE. “LEDE – DICONO IN UNA DURA LETTERA - COMPETENZE REGIONALI

“L’accordo da Lei sottoscritto lede le competenze regionali e rimette in discussione l’intera programmazione delle Regioni confinanti. Come se ciò non bastasse, considerata la vaghezza con cui disciplina gli oneri finanziari derivanti dalla nuova struttura, non vorremmo celasse l’intenzione di trasferire ulteriori costi sui bilanci delle Aziende sanitarie delle Regioni”. E’ molto dura la lettera che i presidenti delle Regioni Marche, Emilia-Romagna, Umbria e Toscana hanno scritto a Umberto Veronesi, contestando l’accordo che il ministro della Sanità ha firmato con la Repubblica di San Marino sull’apertura di un ospedale oncologico con 90 posti letto. “Abbiamo appreso con sorpresa, e solo grazie alla cortesia della segretaria di Stato della Repubblica di San Marino, che Lei ha sottoscritto un accordo di collaborazione relativamente all’assistenza prestata nel settore oncologico a cittadini italiani”, scrivono Vito D’Ambrosio, Vasco Errani, Maria Rita Lorenzetti e Claudio Martini. I quattro presidenti ricordano al ministro che “l’assistenza sanitaria è materia di stretta competenza regionale e che la nuova struttura, per sopravvivere economicamente e per operare ad adeguati livelli di qualità, non potrà non rivolgersi principalmente ai cittadini delle Regioni vicine”. Una scelta, questa, che avrà ovvi riflessi sulla programmazione sanitaria e sulle finanze delle Regioni confinanti. Una nuova struttura oncologica, sostengono i presidenti, è incompatibile con la programmazione delle singole Regioni, programmazione che già soddisfa le necessità assistenziali.” In conclusione le quattro Regioni, sollecitando un incontro urgente, chiedono al Ministro di sospendere l’accordo.