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17/04/2001

FONDO SANITARIO NAZIONALE, 223 MILIARDI ALLE MARCHE

Una pioggia di denaro sulla sanità marchigiana: dal Fondo nazionale arrivano 223 miliardi e 888 milioni di lire per ripianare i debiti e riqualificare l’assistenza. La Giunta regionale ha ripartito la somma tra le Aziende sanitarie locali, ospedaliere e l’Inrca. La quota più consistente (187 miliardi e 888 milioni, di cui 122 già anticipati) è stata assegnata alle Aziende proporzionalmente alle perdite di esercizio del 2000. Gli altri 36 miliardi sono destinati a razionalizzare le degenze ospedaliere. Con un accordo del 3 agosto 2000 – sottoscritto tra governo centrale e Regioni – è stato integrato il Fondo sanitario nazionale, in attesa che vengano verificati dati e metodologie di calcolo della spesa di settore. Il Consiglio regionale aveva già stabilito di destinare le maggiori risorse assegnate dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) alle Marche per conseguire l’equilibrio di bilancio delle Aziende sanitarie. I 187 miliardi sono stati, perciò, ripartiti sulla base dei preconsuntivi 2000, che rappresentano i documenti contabili più aggiornati, in quanto i bilanci (conti consuntivi) vanno predisposti entro la fine di questo mese. Dagli accantonamenti degli anni 1999 e 2000 del Fondo sanitario nazionale provengono, invece, i 36 miliardi destanti a riqualificare l’assistenza. La Regione li assegna alle Aziende sulla base degli stessi indicatori ministeriali (popolazione residente, medici generici e pediatrici, fabbisogno ospedaliero) utilizzati per la ripartizione nazionale. Serviranno a contenere le degenze ospedaliere “erogate in regime di ricovero ordinario”.