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19/04/2001

D’AMBROSIO NELLA CABINA DI REGIA PER MIGLIORARE I RAPPORTI CON IL MERCATO CINESE

Roma - Il presidente della Giunta regionale, Vito D’Ambrosio, parteciperà alla “Cabina di regia Cina” in rappresentanza della Conferenza dei Presidenti delle Regioni italiane. Tale strumento funzionerà presso il Ministero degli Affari Esteri e vi parteciperanno, oltre alle Regioni, lo stesso MAE, il Ministero del Commercio estero, l’ICE, la Confindustria, l’ABI, l’Istituto Italo-Cinese. Lo scopo dell’iniziativa è di promuovere azioni coordinate, da condursi sia in Italia che in Cina, in una logica di Sistema-paese per un rapporto più organico con il mercato cinese. Dopo il 1996, infatti, anno nel quale le nostre esportazioni avevano raggiunto la punta massima (il 2,34% del totale) si è registrata una progressiva flessione. L’ottica in cui si muoverà la Cabina di regia sarà quella della valorizzazione in particolare della rete diplomatica e degli Uffici ICE in Cina e della progettazione di iniziative orientate allo scambio condotte in stretto collegamento con le imprese. D’Ambrosio è stato scelto anche nella sua qualità di presidente dell’Osservatorio della cooperazione allo sviluppo. Va anche ricordato che le Marche sono gemellate con la provincia cinese dello Shandong. D’Ambrosio ha poi illustrato alla Conferenza l’importante documento concordato dai presidenti delle regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli,-Venezia Giulia, Marche, Molise, Puglia e Veneto sull’attività di cooperazione transfrontaliera nell’area adriatica dell’Europa Sud-Orientale nell’ambito di un programma operativo INTERREG III A. Il coordinamento sarà assicurato dai presidenti delle Regioni adriatiche mentre per l’attuazione degli obiettivi verrà istituito un gruppo tecnico con i funzionari di tutte le Regioni. Il Programma Operativo sarà unico e coinvolgerà i Paesi rivieraschi della sponda balcanica. D’Ambrosio ha inoltre sottolineato che saranno utilizzate – grazie alla flessibilità dei sottoprogrammi – tutte le risorse finanziarie disponibili, che vi sarà una compartecipazione omogenea di tutte le Regioni e che sarà definito un progetto pilota per monitorare tutti i programmi in corso nell’Area con l’obiettivo di garantire la loro correlazione con i piani di sviluppo dei paesi balcanici. La Conferenza ha poi discusso una serie di atti (intese, accordi, pareri, proposte, richieste, ecc.) da approvare sia nella Conferenza Stato-Regioni che nella Stato-Regioni-Città, detta anche Unificata, entrambe in svolgimento sempre oggi a Palazzo Chigi. Da sottolineare, tra gli altri, i provvedimenti riguardanti la ripartizione delle risorse finanziarie da destinare alle strutture sanitarie per l’attività libero professionale, la realizzazione dei servizi di informazione sulle attività e sulla rete dei servizi attivati nel territorio a favore delle famiglie, il riparto del terzo piano annuale di attuazione del secondo programma triennale di edilizia scolastica e l’accordo sull’esercizio dei poteri in materia di paesaggio. Sul provvedimento concernente la “fase pilota” del progetto sulla realizzazione del nuovo flusso informativo per l’autosufficienza del sangue (e’ una proposta del Ministro della sanità), il presidente D’Ambrosio ha chiesto che oltre alle regioni Piemonte, Emilia, Toscana e Puglia venga inserita anche la Regione Marche. Di particolare rilievo anche la richiesta, forte, avanzata al Governo per giungere al più presto alla stipula di accordi di programma per l’esercizio delle competenze amministrative conferite alle Regioni relativamente alle industrie a rischio di incidente rilevante. Tale punto concerne l’attuazione dell’art. 72 del decreto legislativo 112/98 e del Dlgs successivo 334/99. Secondo la normativa vigente, infatti, tali funzioni debbono essere trasferite alle Regioni a seguito di accordo con lo Stato. Tra le decisioni di competenza della Conferenza Unificata vanno infine rimarcate quelle riguardanti un protocollo d’intesa tra le Regioni e il Ministro della Pubblica istruzione in materia di autonomia scolastica, le linee guida (è un accordo Regioni-Ministero), per i provvedimenti di articolazione degli Uffici scolastici regionali e le modalità (schema di delibera CIPE) di attuazione dell’art. 57 della legge n. 388/2000 in materia di finanza di progetto, uno strumento molto importante perché prevede l’apporto dei privati alla realizzazione di opere pubbliche.