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20/03/2001

IL CONVEGNO A SENIGALLIA DEGLI EUROCONSIGLIERI DI EURES: ELIMINARE GLI OSTACOLI ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE PROFESSIONALE IN EUROPA

‘Eliminare gli ostacoli alla libera circolazione professionale in Europa’: è l’intendimento del Parlamento europeo e il messaggio lanciato al Convegno che ha preso il via alla Scuola professionale regionale, di Senigallia, l’Hotel Marche, al quale partecipano gli euroconsiglieri di Eures, il servizio della Comunità europea per la libera circolazione professionale e l’incrocio domanda-offerta di lavoro fra i 17 Paesi aderenti. L’iniziativa si concluderà il 22 marzo con la partecipazione delle assessore regionali Cristina Cecchini e Carmen Mattei ed è promossa da Ministero del Lavoro e Regione Marche, presso cui agisce uno dei 520 euroconsiglieri attivi in Europa, oltrechè dall’Isfol. Eliminare ostacoli quali la carta di soggiorno per i ‘transfrontalieri’, spesso causa di lavoro nero, consentire la trasferibilità delle pensioni, come sostiene anche Romano Prodi, sono alcune ipotesi discusse dai partecipanti provenienti da quasi tutte le regioni italiane e da Francia e Austria. La prima sessione, aperta dal saluto del sindaco di Senigallia Luana Angeloni e condotta da Gino Fornari, il responsabile di Eures presso il Ministero del Lavoro, è servita a presentare gli Eures T, quattro progetti transfrontalieri fra le regioni italiane di con-fine e le corrispondenti austriaco-francesi. L’euroconsigliere ligure ha illustrato Eurazur, il programma italo francese per le migliaia di lavoratori che da sempre attraversano la frontiera di Ventimiglia nei due sensi. “Il diritto di circolazione – ha detto – è ancora ostacolato nei fatti, o ignorato, tant’è che in una risoluzione del Parlamento europeo si parla dell’ipotesi di promuovere la cittadinanza europea per rimuovere radicalmente l’impedimento. Il responsabile francese di Transalp, - attivo in Piemonte, Valle d’Aosta e Rhone Alpes (Rodano Alpi) - tre regioni che per abitanti – 10 milioni – e struttura economica supe-rano alcune nazioni europee -, ha spiegato quanto le barriere geografiche, o meglio le Alpi, limitino il flusso professionale: solo cinque italiani sono registrati come transfron-talieri, mentre dalla Svizzera ne arrivano 25 mila ogni giorno. Le professionalità reperibili in Italia, invece, sarebbero appetite da molte aziende metallurgiche, metalmec-caniche, elettroniche e del turismo. Transalp verrà ampliato, per cui, a formule innovative d’interesse per chi abbia una doppia professionalità e/o voglia dividere la propria stanzialità fra Francia ed Italia. Da Ovest ad est, da Eurazur e Transalp a Transtyrolia e Euralp, i progetti fra Alto Adi-ge/Tirolo austriaco e Friuli Venezia Giulia/Carinzia. La coordinatrice austriaca di Euralp ha affrontato due aspetti: le forti differenze nella legislazione del lavoro fra Italia ed Austria e la migrazione di aziende fra le due regioni con effetti di reciprocità. Si è chiesta, infine, cosa succederà all’economia delle città di confine con l’avvento dell’euro: un problema che preoccupa perché gli scambi com-merciali ‘frontalieri’ giocano sulla differenza di valore delle monete che scomparirà con l’euro. La seconda sessione, mercoledì, sarà dedicata esclusivamente al confronto fra gli eu-roconsiglieri italiani, mentre l’ultima, giovedì, vedrà partecipare i dirigenti e gli amministratori degli Enti locali delle Marche interessati all’apertura di uffici Eures. (fb)