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02/03/2001

REGIONE: ABROGATE QUARANTASETTE LEGGI SUL PERSONALE

La Giunta regionale ha approvato la proposta di legge :“Norme per la semplificazione ed il riordino della legislazione regionale in materia di personale”. In tutto sei articoli con i quali viene disciplinato in senso privatistico il rapporto di lavoro e sono abrogati quarantasette leggi, quattro regolamenti regionali e un centinaio di articoli: una babele di norme e disposizioni prive di efficacia o superate, ma ancora formalmente vigenti, prodotte nell’arco di ventisei anni di attività legislativa regionale. Restano, tuttavia, in vigore le leggi sul trattamento di quiescenza e di previdenza del personale ed altre norme. “Il provvedimento – sottolinea Cristina Cecchini, assessore al Personale - rappresenta un importante passo in avanti nel processo di riordino e semplificazione del rapporto di lavoro con la Regione ed è propedeutico all’emanazione di un testo unico delle leggi sul personale in servizio presso l’ente”. "Una scelta - aggiunge - che è anche in sintonia col processo di privatizzazione del pubblico impiego, il cui trattamento economico è in costante evoluzione per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro e il recepimento di nuove disposizioni statali”. “L’obiettivo finale - spiega ancora la Cecchini – è rendere più efficiente la macchina burocratica regionale attraverso la razionalizzazione dei costi e la qualificazione dei servizi”. A tale scopo, la Giunta predisporrà, d’intesa con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, una serie di atti di indirizzo politico, tra cui le direttive per la contrattazione decentrata, la determinazione dei posti da mettere a concorso e la nomina delle commissioni. Nel rispetto della separazione tra attività politica e attività amministrativa, introdotta dal decreto legislativo 29/93, la gestione è affidata ai dirigenti, ai quali vengono riconosciuti più ampi poteri e maggiori responsabilità nella realizzazione dei programmi. Qualora la valutazione dei risultati sia negativa, il dirigente viene messo in disponibilità per un anno, al fine di consentire eventuali spostamenti, rifiutati i quali viene licenziato. A tutt’oggi, il personale del ruolo unico della Regione Marche è composto da 1.969 dipendenti, di cui 1.565 in servizio presso la Giunta regionale e l’Assam, Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche, 232 nel settore della formazione professionale, 172 presso il Consiglio regionale. I dirigenti sono 109: 100 in servizio nelle strutture amministrative della Giunta e 9 presso il Consiglio regionale.