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La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore regionale ai lavori pubblici Roberto Ottaviani, la graduatoria ’98 dei progetti di investimento degli enti locali e di altri soggetti finanziabili in base alla legge regionale 46/92. Su un totale di 285 domande, pari a una spesa di 345 miliardi e 267 milioni di lire, sono stati ammessi al finanziamento progetti per un importo di 176 miliardi e 245 milioni di lire. L’importo sale a 292 miliardi e 145 milioni, se si tiene conto anche degli interventi ammissibili al finanziamento ma ancora in lista di attesa e di quelli finanziati solo in parte relativi al biennio 1996-97. "Il contributo, di durata ventennale, consentirà di mettere in moto - sottolinea Ottaviani – investimenti per un ammontare complessivo di circa 130 miliardi di lire".
Il finanziamento riguarda i settori di intervento dichiarati prioritari dalle province di appartenenza dei soggetti proponenti: costruzione di acquedotti, fognature, impianti di depurazione delle acque e opere igienico-sanitarie. Nella graduatoria sono poi compresi anche altri interventi: ristrutturazione stradale, edilizia scolastica, manutenzione e consolidamento dei centri storici, adeguamento alle norme di sicurezza, abbattimento delle barriere architettoniche ed altre opere classificate in ordine decrescente. Il limite di impegno della spesa regionale ammonta a 3 miliardi e 585 milioni; l’entità del contributo varia dal 2,5 al 3 per cento. L’importo massimo finanziabile per ogni singolo intervento varia a seconda della tipologia dell’opera.
Sul piano geografico, gli investimenti sono cosi’ suddivisi: 89 miliardi e 996 milioni per la provincia di Ancona, 76 miliardi e 504 milioni per la provincia di Macerata, 67 miliardi e 923 milioni per la provincia di Ascoli Piceno, 57 miliardi e 722 per quella di Pesaro-U.)rbino. Quarantatré progetti riguardano la provincia di Ancona, 51 la provincia di Ascoli Piceno, 58 la provincia di Pesaro-Urbino, 51 quella di Macerata. Nella valutazione dei progetti finanziabili sono stati ritenuti prioritari gli interventi di completamento delle opere già realizzate o finanziate, gli interventi localizzati in aree montane comprese nell’obiettivo 5b, zone in ritardo di sviluppo economico caratterizzate da forte presenza del settore agricolo, e le opere dei comuni associati. Privilegiati anche gli interventi di maggiore utilità socio-economica e quelli con più qualità e affidabilita.
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