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15/12/2000

NORMATIVA PIU' FLESSIBILE PER L'UTILIZZO DEI LAVORATORI STAGIONALI IN AGRICOLTURA

I coltivatori diretti potranno avvalersi, in deroga alla normativa vigente, di collaborazioni occasionali di parenti e affini per la raccolta di prodotti agricoli: è quanto prevede un articolo della Finanziaria inserito in sede di Commissione del Senato. “E’ un provvedimento importante – ha detto l’assessore all’agricoltura Luciano Agostini – azzarderei a definirlo rivoluzionario, visto i problemi che sono sorti nel tempo, mettendo in assoluta difficoltà il comparto. L’agricoltura per sua stessa natura è legata alla stagionalità delle produzioni e la rigidità dei meccanismi in vigore in materia di lavoro comportano problemi che si ripercuotono gravemente sulle stesse aziende. La questione esplode in particolare in occasione della vendemmia, perché in quel periodo il ricorso a lavoratori occasionali è più frequente, ma in realtà il problema si presenta più volte nel corso dell’annata agraria. Inoltre la mia soddisfazione dipende anche dal fatto che questo risultato lo sento molto marchigiano per una serie di motivi: l’emendamento è stato promosso dal sen. Giovanni Ferrante; nel corso di un Convegno (“Le politiche attive del lavoro nel settore agricolo”, n.d.r.) che si è tenuto nello scorso febbraio ad Offida, per iniziativa dell’Associazione Vitivinicola-VINEA, la questione era stata posta con forza al Ministro del Lavoro Cesare Salvi, che aveva dato le sue assicurazioni e aveva detto di condividere il documento che concludeva quell’iniziativa; con il Ministro il rapporto è proseguito durante tutto questo periodo; le organizzazioni di categoria hanno più volte denunciato la situazione, dando il loro contributo perché venisse trovata una soluzione; in autunno inoltre mi sono fatto promotore di un intervento presso il direttore dell’INPS perché venissero messe in atto forme flessibili di controllo tali da tener conto della realtà dell’agricoltura. Naturalmente questo è da considerare solo un primo passo, importantissimo – ha aggiunto l’assessore – che però inizia e non esaurisce un discorso, perché la questione del reperimento della manodopera in questo comparto deve vedere altre misure, in grado di guardare con serenità al futuro: penso, ad esempio, al lavoro interinale che deve valere per qualifiche anche non elevate o alla formazione che deve coinvolgere professionalità acquisite dai nostri anziani.” Come si è detto, l’emendamento è stato inserito nella Finanziaria, che deve avere l’approvazione definitiva del Senato, approvazione che non dovrebbe, secondo quanto afferma il sen. Ferrante in una nota inviata all’assessore, presentare alcun problema. L’articolo 109 prevede l’avvio di una fase di sperimentazione non superiore ai due anni, durante i quali i “coltivatori diretti iscritti agli elenchi provinciali, possono avvalersi per la raccolta dei prodotti agricoli, in deroga alla normativa vigente, di collaborazioni occasionali di parenti e affini entro il quinto grado per un periodo complessivo, nel corso dell’anno, non superiore ai tre mesi.” (e.r.)