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15/12/2000

OLIO D'OLIVA. AGOSTINI SULLA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

“Una sentenza che si commenta da sé: così l’assessore regionale Luciano Agostini sul pronunciamento della Corte di Giustizia europea, che ha respinto il ricorso del nostro governo sulla normativa comunitaria che consente che un olio lavorato in Italia con olive provenienti dall’estero è da considerarsi italiano. Legare al territorio le produzioni alimentari è una garanzia e una tutela per il consumatore, perché è possibile ricostruire la loro storia. Basti pensare al problema mucca pazza e al fatto che adesso è considerato indispensabile definire e fare conoscere la carta d’identità dell’animale macellato, certificando la sua provenienza. Mi pare di poter affermare che, in questo contesto, l’atteggiamento comunitario è semplicemente schizofrenico. Noi marchigiani siamo fermamente contrari e valuteremo i passi che si possono fare per invertire questo orientamento. Ne abbiamo discusso nella riunione di ieri sera del Comitato tecnico permanente dell’Agricoltura, che si è tenuta a Roma con il Ministro Pecoraro Scanio, dove la notizia è rimbalzata. Il Comitato si riunisce di nuovo a gennaio e, nel frattempo, si valuteranno le possibilità di nuovi interventi. La Regione Marche è concentrata sulla qualità anche se non siamo grossi produttori: ci stiamo impegnando per dare carattere e personalità al nostro prodotto, lavorando non solo per difendere le olive dalle malattie, ma incoraggiando le varietà autoctone. Così come si è già lavorato sul disciplinare di produzione per ottenere il marchio DOP. Questa sentenza, che non mette in discussione i prodotti con i marchio comunitario, è comunque grave ed è un nuovo attentato alle produzioni mediterranee.”