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13/12/2000

L’accordo di programma finalizzato al recupero dei rifiuti inerti del settore edile

Il miglioramento della gestione dei rifiuti inerti derivanti da attività edilizie e di demolizione prodotti sul territorio regionale, è il contenuto del testo dell’accordo di programma approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore Roberto Ottaviani. Un’iniziativa che va ad attuare i principi fissati dal Decreto Ronchi, riguardante tutta la materia ambientale, il quale indica gli accordi ed i contratti di programma, tra gli strumenti per promuovere e favorire l’azione concertata e programmata fra pubbliche amministrazioni, soggetti privati ed associazioni di categoria. E’ il primo accordo a livello nazionale, attivato non a caso dalla Regione Marche, forte dell’esperienza nelle zone terremotate dalla quale ha ricavato elementi utili a livello nazionale. Il settore edile produce ingenti quantità di rifiuti che, secondo le stime nazionali, si aggirano sui 30 milioni di tonnellate annue, di cui viene recuperata solo una bassissima percentuale. Per quanto attiene i materiali inerti, l’ISTAT indica quantitativi superiori ai 100 milioni di tonnellate l’anno dei quali il 60% viene utilizzato per usi ‘nobili’ (calcestruzzi, malte, ecc) e il 40% nel campo dell’ingegneria civile come riempimenti, ritombamenti, sottofondi, rilevati. I dati Marche, riportati nel Piano Regionale risultano, come specificato nello stesso, sottostimati: é significativo, comunque, che rispetto ad una produzione annua regionale di 16.965 tonnellate, solo 500 risultano avviate a recupero e ben 16.538 smaltite nelle discariche. Secondo le disposizioni vigenti, il rifiuto inerte di attività edilizie e demolizioni, adeguatamente recuperato, può essere impiegato in specifici interventi di sostituzione del materiale vergine, con un risparmio di risorse naturali. La Regione per favorire quest’attività, ha già attivato appositi strumenti finanziari, con risultati importanti per lo sviluppo d’imprese di recupero, in particolare degli inerti. E’ indispensabile che gli enti e le categorie interessate operino in modo integrato e coerente: per questo motivo l’ufficio regionale “Ciclo dei rifiuti” ha promosso incontri per la definizione del testo approvato dalla Giunta regionale. Con la sua sottoscrizione la Regione e le Province s’impegnano a sostenere e sviluppare l’accordo anche tramite contributi, mentre i Comuni a garantire, in sede di concessione o autorizzazione edilizia, l’intercettazione dei dati relativi ai rifiuti inerti e a dare informazioni all’utenza sui luoghi per il deposito e il recupero. Gli ordini professionali (architetti, ingegneri, geometri) e le associazioni delle imprese edili, invece, assumono l’impegno a diffondere tra gli iscritti i principi della separazione dei materiali direttamente in cantiere e a favorirne il recupero. All’accordo partecipa anche l’associazione degli Amministratori di condominio, che può svolgere un ruolo di informazione per i microinterventi edilizi, e quella dei commercianti di materiali edili, presso i quali possono essere organizzate aree di deposito. Le ditte di recupero degli inerti, infine, favoriranno il conferimento e praticheranno prezzi vantaggiosi sul materiale recuperato. Tra gli aspetti salienti dell’accordo c’é la possibilità di verificarne, tra qualche mese, l’attuazione, valutando l’opportunitàd’introdurre agevolazioni sugli adempimenti amministrativi.