Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
12/12/2000

"PROCESSO AI KOUROI MILANI". IN OCCASIONE DELLA MOSTRA AD OSIMO IL 18 DICEMBRE PRESSO IL TEATRO "LA NUOVA FENICE"

Lo scorso 25 novembre sono tornate a Osimo, in occasione della mostra “Kouroi Milani – Ritorno ad Osimo”, le due statue greche di epoca arcaica (VI sec. a.C.), provenienti dal Museo Archeologico di Firenze. Si accende ora il dibattito tra gli archeologi sulla loro provenienza: le due statue sono sempre state ad Osimo oppure vi sono arrivate tramite il mercato antiquario? Queste due tesi saranno dibattute da un’ “accusa”, guidata da Maurizio Landolfi, della Soprintendenza Archeologica per le Marche, e da una “difesa”, sostenuta da Lorenzo Braccesi, dell’Università di Padova, nel corso di "Processo ai Kouroi Milani", lunedì 18 dicembre alle ore 17.30, nella splendida cornice del teatro La Nuova Fenice di Osimo. L’originale serata a Teatro sarà condotta da Lorenza Foschini, la nota giornalista televisiva di RAI DUE. La difesa e l’accusa avranno a loro carico una serie di testimoni prescelti dai due studiosi e gli esiti saranno giudicati da un’apposita giuria, composta da rappresentanti del mondo politico e culturale tra cui l’On. Maria Chiara Acciarini, Segretario VII Commissione permanente Cultura alla Camera dei Deputati, l’On. Maria Lenti, Componente VII Commissione permanente Cultura alla Camera dei Deputati, lo scrittore-archeologo Valerio Manfredi e lo storico Gino Troli. Oggetto del contendere nel "Processo ai Kouroi Milani", saranno le posizioni dei due studiosi. Lorenzo Braccesi, infatti, difenderà l’ipotesi che colloca i due kouroi presenti a Osimo fin dall’antichità, forse già in epoca picena, basandosi sulle fonti locali settecentesche che descrivono le due sculture nella zona di Monte Torto di Osimo, un’area nota agli studiosi per gli scavi in corso. L’altra tesi, ovvero l’accusa, sostenuta dalla Soprintendenza archeologica delle Marche (Maurizio Landolfi), è più cauta nel validare questa ipotesi, perché non suffragata dall’esistenza certa di un contesto urbano di matrice greca nel territorio in esame, tale da giustificare la presenza di un santuario o necropoli, ovvero i luoghi deputati alla presenza di due statue del genere, sulla scia di quanto si verifica in altre zone della Grecia. L’ipotesi accreditata dalla Soprintendenza archeologica di Ancona propende per collocare la provenienza delle due sculture dall’ambiente del commercio antiquario, che aveva collegato, fin dal 1400, grazie all’umanista Ciriaco d’Ancona, Ancona con la Grecia. Il particolare dibattimento, a ingresso libero, sarà reso ancora più "infuocato" dalla straordinaria rivelazione del Soprintendente Archeologo delle Marche, Giuliano de Marinis, nella conferenza stampa dello scorso 23 novembre, del probabile ritrovamento in una collezione privata marchigiana della testa dell’Apollino Milani: l’ipotesi, se suffragata da riscontri certi con il Torso Milani in mostra a Osimo, sarà adeguatamente pubblicizzata e resa nota alla comunità scientifica e alla stampa. I Kouroi Milani, attribuiti, secondo le ipotesi più accettate, l’uno ad un ambiente attico provinciale, con datazione intorno al 530 a.C., l’altro, di pochi decenni posteriore alla prima, forse all’ambito attico più proprio, sono viste a Osimo nel 1741, come attestato da un carteggio conservato nella biblioteca Oliveriana di Pesaro. Confluite poi nella collezione di antichità della nobile famiglia Briganti – Bellini, le due sculture rimasero nella città marchigiana fino al 1902, quando Luigi Adriano Milani, Direttore del R. Museo Archeologico di Firenze, le acquistò per tale museo, dove tuttora si trovano. L’interesse per questi monumenti di straordinaria forza e bellezza, è aumentato dall’incertezza sulla loro origine, che dovrà costituire un indirizzo di più approfondita ricerca. Al di là della provenienza delle due sculture, comunque, esse rappresentano uno dei fenomeni artistici più rilevanti dell’arcaismo greco, che vede altre testimonianze di varia epoca diffuse nel mondo adriatico (questi con accertata provenienza archeologica) e nelle Marche stesse: il piccolo Kouros da Pioraco (MC) ed in Emilia Romagna quello di Marzabotto, di cui rimane il frammento della bellissima testa lavorata. Le opere di Pioraco e Marzabotto, presenti nel catalogo De Luca, saranno esposte in mostra a Osimo a partire dal 1 marzo 2001. SCHEDA TECNICA DELLA MOSTRA MOSTRA: Kouroi Milani – Ritorno ad Osimo nell’ambito del progetto generale Piceni, popolo d’Europa Iniziative collaterali 1. Convegno Internazionale di Studi I Kouroi greci nel Mediterraneo (giugno 2001) nelle sedi di Osimo e di Urbino 2. Kouroi Milani - realizzazione dei due calchi da collocare nell’istituendo Museo Archeologico di Osimo 3. Mostra fotografica permanente dei Kouroi greci del mediterraneo da collocare nell’istituendo Museo Archeologico di Osimo SEDE: Osimo (AN) – Palazzo Campana, Piazza Dante 5 (sede della Biblioteca e pinacoteca comunale) PERIODO: 25 novembre 2000 – 30 giugno 2001. Dal 1 marzo 2001 la mostra sarà arricchita della presenza del Kouros di Pioraco ed del Kouros di Marzabotto ENTI PROMOTORI: Regione Marche - Assessorato alla Cultura, Centro Beni Culturali e Comune di Osimo in collaborazione con Soprintendenza Archeologica per le Marche, Soprintendenza Archeologica per la Toscana, Provincia di Ancona, Università di Urbino, Università di Padova e Istituto Campana di Osimo COMITATO SCIENTIFICO: Coordinamento: Giuliano de Marinis (Soprintendenza Archeologica delle Marche). Membri: Lorenzo Braccesi (Università di Padova, Presidente), Maurizio Landolfi (Soprintendenza Archeologica delle Marche), Angelo Bottini (Soprintendenza Archeologica della Toscana), Mario Canti e Paola Marchegiani (Regione Marche), Mario Luni e Mareva Cardone (Università degli Studi di Urbino) CURATORI: Giuliano de Marinis e Maurizio Landolfi (Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche, Ancona) CATALOGO: De Luca, Roma ORARIO: Feriali 17.30-19.30; festivi 10-12.30; 17.30/ 19.30. Fuori orario per gruppi e scolaresche su prenotazione INGRESSO: £. 5.000 INFORMAZIONI: Comune di Osimo, tel. 800 228800 UFFICIO STAMPA: Regione Marche, tel. 071/ 8062301; Centro per i Beni Culturali, tel. 071 34081/ 34085; fax: 33753 WEB: www.comune.osimo.an.it