Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
23/11/2000

LEGGE 488/92, AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE TURISTICHE E ALBERGHIERE

Rilanciare l’attività turistica nelle aree depresse delle Marche, attraverso le risorse stanziate dalla legge nazionale 488/92. È l’obiettivo che la Regione intende conseguire con uno specifico Piano regionale di riferimento, trasmesso al ministero Industria e Commercio per l’approvazione e la successiva emanazione del bando. La legge 488 è nata per agevolare lo sviluppo economico delle aree depresse. A partire dal 1998 concede contributi anche al settore turistico. Viene gestita dal ministero, sulla base di alcuni indicatori di ammissibilità ai finanziamenti. Con i bandi dell’anno 2000, vengono stilate quattro graduatorie, di cui due a valenza nazionale (per progetti di investimento superiori ai 50 miliardi) e due di rilievo regionale: una ordinaria e una speciale, entrambe redatte sulla base delle priorità indicate dalla Regione Marche attraverso uno specifico Piano di riferimento (trasmesso al ministero per l’approvazione), dopo quello elaborato, lo scorso anno, per la stesura del primo bando di applicazione della normativa. “I fondi stanziati con la 488 - sottolinea l’assessore al Turismo, Lidio Rocchi - rappresentano una grande opportunità per rilanciare le aree interne marchigiane, promuovendo uno sviluppo economico compatibile con i delicati equilibri ambientali che connotano queste realtà. Il turismo, in tale maniera, può rappresentare il volano giusto per qualificare l’entroterra, valorizzando potenzialità spesso inespresse o non adeguatamente conosciute”. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese turistiche marchigiane, oltre alle agenzie di viaggio e turismo, che operano nei territori dell’Obiettivo 2 e in quelli delimitati come “phasing out” (cioè fuoriusciti dai vecchi Obiettivi 2 e 5b, che godono comunque delle agevolazioni europee fino al 2005). Una stima della ripartizione nazionale dei fondi della 488 assegna alle Marche risorse per oltre 17 miliardi (6 di quota regionale, la rimanente come ulteriore ripartizione di 25 miliardi riconosciuti – indistintamente – a Marche e Umbria per il terremoto). I criteri stabiliti dalla Regione, attraverso il Piano di riferimento, privilegiano la rivalutazione del patrimonio alberghiero esistente (ammodernamenti, ampliamenti e riconversioni), senza incrementare le strutture ricettive, se non nelle zone che presentino una “frequentazione turistica superiore alla capacita ricettiva esistente e comunque mediante strutture ridotte (per favorire la ricettività diffusa)”. Vengono incentivati anche gli interventi esclusi dai normali canali di finanziamento (quali gli impianti scioviari) e le nuove forme di turismo legate ai parchi, alle terme, alla cultura e agli affari (centri congressuali).