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21/09/2000

AGROALIMENTARE: AGGIORNATO L’ELENCO DEI PRODOTTI TRADIZIONALI

L’elenco regionale dei prodotti agricoli tradizionali sarà aggiornato, in modo da consentire il maggior numero di iscrizioni. Lo ha deciso, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Luciano Agostini, la Giunta regionale, che ha fissato al 31 gennaio del 2001 il nuovo termine per la presentazione delle domande. Ad individuare i prodotti da inserire nell’elenco sarà il gruppo di lavoro appositamente costituito nel dicembre ’99. A tale scopo, è stato approvato il nuovo bando, che stabilisce le modalità di presentazione delle richieste di iscrizione nell’elenco regionale. Già nel marzo di quest’anno la Giunta regionale aveva provveduto ad individuare i prodotti tradizionali da inserire nell’elenco. Le numerose istanze pervenute - oltre trecento - hanno confermato l’interesse dei soggetti privati e di quelli pubblici verso la valorizzazione dei prodotti tipici agroalimentari delle Marche. Tuttavia, per incompletezza della documentazione o per mancato rispetto del termine di scadenza non è stato possibile individuare tutti i prodotti regionali con i requisiti richiesti. La Giunta regionale ha quindi ritenuto opportuno, in conformità con la decisione del Ministero per le politiche agricole e forestali, aggiornare l’elenco al prossimo gennaio. Possono presentare domanda di iscrizione le aziende agricole e le aziende di trasformazione ubicate nel territorio regionale, le organizzazioni professionali agricole ed artigiane, e gli enti pubblici - Camere di commercio, Comuni, Province Comunità montane ed altri - con sede nella regione. Il termine per la presentazione delle domande di riconoscimento scade trentacinque giorni dopo la pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione. Le domande, redatte su modello conforme e allegate a una scheda tecnico-identificativa, debbono essere inviate alla Regione Marche - Servizio Agricoltura. SCHEDA I PRODOTTI TRADIZIONALI AGRICOLI DELLE MARCHE Sono novantatré, suddivisi in undici categorie, i prodotti agricoli tradizionali compresi per l’anno 2000 nell’elenco regionale. Tra i prodotti più conosciuti, che fanno esplicito riferimento alla zona tipica di produzione, figurano l’oliva tenera ascolana del Piceno, i maccheroncini e i capellini di Campofilone, i funghetti di Offida, il prosciutto aromatizzato del Montefeltro, il pane di Pasqua di Borgo Pace, il carciofo di Montelupone, la cipolla di Suasa, il cavolfiore tardivo di Fano, il calcione di Treia. Non mancano naturalmente prodotti che caratterizzano la produzione dell’intera regione, come il salame di soprassato (o soppressato), il formaggio di fossa, il tartufo bianco (Tuber magnatum Pico), il ciauscolo, il vino cotto, il ciambellone, la cacciannanzi. L’elenco dettagliato è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 43 del 19 aprile scorso, ma lo si può trovare anche su internet al sito: www.bur.marche.it. I prodotti agricoli tradizionali sono stati individuati con decreto della Giunta regionale del 27 marzo scorso. Lo scopo è salvaguardare la tipicità e la tradizionalità del patrimonio agroalimentare della regione, valorizzandone la produzione e la commercializzazione. L’istituzione dell’elenco serve anche a richiedere l’accesso alle deroghe sulle norme igieniche che, come nel caso dei prodotti lattiero-caseari, comportano particolari tecniche di lavorazione e conservazione. Oltre a quello regionale, è stato istituito anche un elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali che possono così usufruire di una serie di vantaggi normativi ed economici. La legge Finanziaria 2000 garantisce, ad esempio, la promozione della produzione dei prodotti tipici di qualità nelle mense scolastiche e negli ospedali. La normativa offre anche la possibilità di valorizzare i prodotti enologici ed altre produzioni tradizionali di qualità, con particolare riguardo all’olio d’oliva, realizzando le cosiddette "strade del vino": percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli attraverso i quali divulgare e commercializzare l’offerta di prodotti. Sono, inoltre, stanziati finanziamenti per progetti volti a migliorare la commercializzazione, la promozione e l’adeguamento degli impianti alle norme igienico-sanitarie dei prodotti tipici delle aree interne delle Marche. I contributi riguardano l’olio d’oliva, i prodotti del bosco, quelli lattiero-caseari, l’ortofrutta lavorata e i prodotti biologici. Agli inizi dell’anno è stato, infine, varato un programma straordinario di promozione dei prodotti agroalimentari italiani sui mercati esteri. Il programma, denominato "naturalmente italiano" e gestito dai ministeri competenti in collaborazione con le Regioni, comporta una spesa complessiva di 150 miliardi nel triennio 2000-02.