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24/08/2000

EMERGENZA INFERMIERI: DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE MELAPPIONI

“La carenza di personale infermieristico è una emergenza per il servizio sanitario regionale che va affrontata con determinazione e con strategie condivise”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Melappioni, intervenendo sul problema della scarsità degli infermieri. “La sanità marchigiana registra una situazione di grande difficoltà dovuta alla penuria di personale infermieristico, sia nel settore pubblico, che in quello privato. Il numero degli infermieri è sottostimato rispetto all’ottimale dotazione richiesta dalle strutture sanitarie. Notevole è il ricorso a personale fuori regione, mentre non è più una novità l’utilizzo di infermieri provenienti dall’estero. Diverse sono le cause che hanno prodotto questa situazione, non ultima l’apparente scarsa appetibilità del mestiere da parte dei giovani. Quello che è certo, comunque, è che il fenomeno è frutto anche di una scarsa programmazione dei processi formativi che ha amplificato una situazione oggettivamente difficile. La risoluzione del problema diventa, pertanto, una priorità per il servizio sanitario regionale”. Quali sono le strade da percorrere? L’assessore Melappioni ne indica alcune. “Innanzitutto bisogna programmare i fabbisogni, cioè capire quanti infermieri occorrono annualmente al sistema regionale. In secondo luogo è necessario rilanciare la professione attraverso una campagna promozionale che la renda interessante agli occhi dei giovani in cerca di occupazione. Recentemente si sono aperti spazi di carriera fino ai livelli dirigenziali; questa prospettiva, insieme alla gratificazione di utilizzare sofisticate attrezzature tecnologiche e di lavorare in équipe al servizio del malato, può rappresentare la motivazione per compiere una scelta consapevole e responsabile. Poi è indispensabile risolvere una serie di problemi che ostacolano la formazione, come i costi a carico degli aspiranti infermieri e il decentramento (provinciale) dell’attività formativa. Questioni che possono essere superate con l’aiuto delle Università e con la concessione di adeguati sussidi. Nell’immediato è possibile scongiurare l’emergenza attraverso un maggiore coinvolgimento degli operatori tecnici dell’assistenza (Ota), una semplificazione delle procedure di utilizzo del personale straniero, una vera organizzazione dipartimentale dei servizi sanitari”. “Quello che è certo – conclude Melappioni – è che il problema della carenza degli infermieri sarà uno dei primi argomenti portati all’esame della Giunta regionale alla ripresa dei lavori, dopo la pausa estiva”. [r.p.]