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06/04/2000

MANOSCRITTI DI ROSSINI, UN CONTRIBUTO DI 300 MILIONI AL COMUNE DI PESARO PER L'ACQUISIZIONE

La giunta regionale ha recentemente deliberato la liquidazione del contributo di 300 milioni destinati al Comune di Pesaro per l’acquisizione di manoscritti e spartiti musicali di Gioachino Rossini. La legge regionale n. 38/99 del dicembre scorso, che disciplina “l’acquisizione di beni mobili di notevole interesse storico-artistico”, ha espressamente previsto l’assegnazione di un contributo al Comune di Pesaro finalizzato, appunto, all’acquisto dei manoscritti rossiniani appartenenti alla collezione di Lord St. Davids. La collezione rappresenta una preziosa fonte storiografica e di ricerca per gli studiosi di Rossini poiché comprende centinaia di spartiti di opere integrali e di spezzoni d’opera, una mole documentaria che si aggira attorno alle mille unità. Tra gli altri documenti, opere teatrali, adattamenti, spartiti per solo pianoforte, libretti, musica sacra, cantate, musica vocale, autografi, ed una serie di volumi di letteratura rossiniana. L’iter delle procedure di liquidazione del contributo prevedeva, tra l’altro, una relazione del direttore artistico della Fondazione Rossini, il musicologo Bruno Cagli, sul valore della collezione e la trasmissione del piano finanziario da parte del Comune di Pesaro. La spesa complessiva è di 750 milioni, ripartita fra vari enti, Regione, Provincia di Pesaro, Comune , Fondazione Rossini e Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Una serie di atti istruttori che il Centro regionale per i Beni Culturali, responsabile dell’attuazione della legge, doveva portare a termine nell’imminenza dei tempi (entro il 31 marzo) imposti dallo stesso proprietario, Lord St.Davids, per consentirne l’acquisto. (ad’e)