Un nuovo ed importante strumento per la prevenzione e riduzione del rischio sismico e per la pianificazione post-terremoto è stato pubblicato dalla Regione Marche per contribuire all’attività delle Amministrazioni locali e dei progettisti: lo studio sulla microzonazione sismica di Fabriano, curato da Alberto Marcellini dell’Istituto di ricerca rischi sismici (Milano) e Pierpaolo Tiberi della Regione.
Il volume, predisposto dal Servizio Protezione civile, è corredato da due CD sui dati sismometrici, le carte geologiche e le analisi sul danneggiamento.
Rappresenta, quindi, uno spaccato importante per la conoscenza del territorio a livello di microzona e per l’analisi storica degli eventi sismici.
L’alto grado di attendibilità conoscitiva degli elementi che condizionano la stabilità degli edifici e delle risposte alle sollecitazioni sismiche, è indispensabile per le misure di prevenzione ed intervento necessarie a garantire le sicurezza delle popolazioni.
Questo studio, per di più, si basa sul monitoraggio in diretta delle scosse telluriche (ben 1800) e interessa una zona, Fabriano, che ha subito amplificazioni sismiche simili a quelle vicino all’epicentro ed ha profonde affinità con altre aree marchigiane.
Lo relazioni scientifiche scaturiscono da un’intensa collaborazione tra diversi soggetti: dai ricercatori universitari al CNR, dal Servizio sismico nazionale ai tecnici degli Enti locali della zona colpita dal sisma, che hanno lavorato per ottenere un risultato concreto immediatamente fruibile.
Per la prima volta, infatti, vengono messi a disposizione dati sperimentali di tipo sismologico e inerenti ai danni prodotti dal terremoto.
Il risultato pratico ed immediato è rilevante e fornisce alle Amministrazioni i parametri per i sistemi di costruzione e ristrutturazione ed ai progettisti i coefficienti sismici da usare (ad esempio i calcoli sul cemento armato, ecc.).
L’ultima pubblicazione simile in Italia risale ai primi anni ’80 ed è stata realizzata in Emilia.
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