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16/03/2000

RIUNIONE COMMISSIONE ANCI-TERREMOTO: INTESA SU POTENZIAMENTO UFFICI. SARANNO ASSEGNATE LE RISORSE DISPONIBILI PER GLI EDIFICI PUBBLICI E I BENI CULTURALI.

Prosegue su basi collaborative e di larga intesa tra Regione e Comuni, la condivisione di decisioni importanti per l’opera di ricostruzione. Diverse e rilevanti, infatti, le problematiche e le soluzioni trattate nel corso della periodica riunione tra tecnici e dirigenti regionali e Commissione ANCI- Terremoto: dal potenziamento degli uffici comunali, alla liberatoria INPS – INAIL sulla regolarità contributiva delle imprese. Alla riunione, tenutasi ieri nella sede della Regione, hanno preso parte il presidente della Commissione ANCI- Terremoto , Leonardo Lippi, sindaco di Cingoli, Venanzo Ronchetti, sindaco di Serravalle, Nazzareno Badiali, sindaco di Arcevia, Mario Giannella, sindaco di Camerino e i rappresentanti dei Comuni di Fabriano e Cagli. La prima questione affrontata è stata quella relativa al potenziamento degli uffici dei Comuni e al pieno utilizzo del 4% delle risorse specificatamente destinate al personale. Si è condivisa la necessità di non impiegare il personale assunto ai sensi della legge 61/98 in attività diverse da quelle inerenti la ricostruzione. Per questo la Regione assicurerà in anticipo i fondi per il 2000, affinchè i Comuni siano messi in condizione di programmare le esigenze di dotazione degli uffici. Un’analoga garanzia di copertura delle spese è stata assicurata dalla Regione per quanto riguarda i trasferimenti dei servizi pubblici dagli edifici in fase di riparazione. Esiste già un accordo per il concorso alla spesa da parte della Regione nella misura del 60% per l’affitto di locali dove vengono svolti servizi pubblici. Per questo tipo di esigenza i Comuni hanno quantificato un richiesta complessiva di 3 miliardi e 182 milioni. Per valutare i costi e predisporre i piani di riparto si è convenuto di istituire una commissione mista tra rappresentanti ANCI, Comuni e Regione. Altro importante argomento affrontato è stato quello relativo al Piano delle opere pubbliche illustrato dai tecnici regionali. Dei 72 miliardi ancora a disposizione, 14 saranno impiegati per gli interventi già previsti dai Piani stralcio. Gli altri 58 verranno utilizzati per finanziare interventi in edifici pubblici, secondo una graduatoria per punteggi. Anche in tema di beni culturali, saranno utilizzati i fondi ancora disponibili (64 miliardi) per il finanziamento di ulteriori interventi e anticipate le spese di progettazione (5%) di interventi per complessivi 250 miliardi di lavori. Sempre in tema di Beni culturali, i rappresentanti dell’ANCI hanno evidenziato i ritardi della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali nell’appalto di lavori finanziati con i fondi della ricostruzione e gestiti direttamente dalla stessa Sovrintendenza. Verrà richiesto un incontro ufficiale con il Sovrintendente per fare il punto sui programmi e sui tempi delle procedure per l’affidamento dei lavori. Il problema della accelerazione di alcune procedure è stato messo in evidenza dall’ANCI anche per un altro aspetto. Nelle conferenze di servizi, le amministrazioni provinciali più interessate dall’opera di ricostruzione, non delegano poteri di rappresentanza ai loro dirigenti. Secondo l’ANCI in tal modo si ritarda in maniera ingiustificata la ricostruzione proprio nelle zone maggiormente colpite dal sisma. E’ stata, infine, sottolineata dai partecipanti la maggiore attenzione da parte di INPS e INAIL nel recuperare i ritardi accumulati per il rilascio di liberatorie alle imprese. Una certificazione indispensabile che attesta la regolarità dei versamenti contributivi da parte delle ditte. Sulla base di tale liberatoria, infatti, i Comuni possono liquidare il saldo dei lavori alle imprese. E’ quindi fondamentale la collaborazione di tali Enti che si sono impegnati ad accelerare i tempi e ad eliminare le pratiche arretrate. In conclusione è stata anche evidenziata l’importanza che ogni progetto per gli interventi di ricostruzione sia inserito nel sistema informatico regionale ai fini del monitoraggio e controllo. (ad’e)