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16/03/2000

INVENTARIO E CARTA FORESTALE SARANNO PRESENTATI DOMANI NEL CORSO DI UN CONVEGNO

Strumenti di conoscenza per definire in maniera puntuale gli interventi da intraprendere al fine di salvaguardare e migliorare il nostro patrimonio forestale: così potrebbero sinteticamente essere definiti l’Inventario e la Carta Forestale delle Marche, elaborati dall’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (I.P.L.A.), per conto del Servizio Valorizzazione dei terreni agricoli e forestali dell’Assessorato Agricoltura della Regione. L’importanza del lavoro sta infatti proprio nel fatto che non si limita a fotografare l’esistente, ma individua nel medio periodo – 15 anni - gli interventi che si rendono necessari: si può quindi dire che si tratta di strumenti di programmazione forestale, che per la prima volta vengono assunti dalla Regione. Se si considera che stanno per essere conclusi i 12 Piani di Gestione delle Risorse agro-silvo-pastorali, che sono stati a suo tempo finanziati con i fondi dell’Ob. 5b, l’impianto di programmazione forestale della Regione risulta essere completo. Il lavoro verrà presentato domani nel corso di un Convegno che si terrà ad Ancona, presso l’Auditorium dell’Ente Fieristico regionale, con inizio alle ore 9.30. Semplificando gli obiettivi dell’Inventario e della Carta forestale sono quattro e sono ben riassunti in altrettante cartine, che si allegano: - la consistenza del patrimonio forestale distinto sia per tipologie (querceti, cerrete, leccete, ostrieti, castagneti, faggete, latifoglie…) che per proprietà (demanio regionale, demanio militare, comunali, Comunanze e Università agrarie, privati). In totale nelle Marche i boschi risultano ricoprire una superficie di oltre 253 mila ettari su un totale di 970 mila ettari. La specie più diffusa rientra nella categoria “querceti da roverella” con oltre 81 mila ettari; - una valutazione delle destinazioni prevalenti (produttiva, produttiva-protettiva, naturalistica…): si scopre così che circa la metà di tale patrimonio rientra nella categoria produttiva-protettiva, seguita dal 30 per cento da quella naturalistica; - le caratteristiche degli interventi selvicolturali (tagli, diradamenti, rinfoltimenti, conversioni…); - la programmazione degli interventi da attuare nei prossimi 15 anni, individuando tre periodi: a breve termine (2001-2005), a medio termine 2006-2010) e differibili (2011-2015). Gli interventi previsti sono localizzati su base cartografica per agevolare la loro individuazione nella fase pianificatoria e gestionale. Inoltre le diverse varietà forestali, che concorrono alla definizione dei tipi forestali, vengono evidenziate con specifiche schede (riportano tutte le loro caratteristiche) e corredate da cartine che ne visualizzano la distribuzione sul territorio regionale. Così come viene fatta una classificazione del territorio a seconda dei tipi di terre: una carta questa che risponde all’esigenza di disporre di un quadro sintetico di elementi quali il substrato geologico, la morfologia e la copertura del suolo. Un’altra carta segnala l’attitudine del territorio alla produzione del tartufo bianco pregiato, dividendolo in cinque classi (buona, discreta, mediocre, nessuna attitudine): una segnalazione questa realizzata con la collaborazione del Centro di tartuficoltura di San Angelo in Vado e che può essere la base per definire particolari normative o deroghe per incrementare la produzione di tartufo. Le tecniche utilizzate per questo complesso lavoro sono quelle del telerilevamento e fotointerpretazione con verifiche a terra. I boschi regionali sono stati cartografati alla scala 1:10.000 e rappresentati nelle carte tematiche alla scala 1:25.000: per le 17 Aree Forestali - quelle delle 13 Comunità Montane e del territorio delle 4 Province non compreso nelle Comunità Montane - infatti sono state definite carte dei Tipi forestali, degli assetti strutturali, delle destinazioni, degli indirizzi di intervento e delle relative priorità. Tutti gli elementi rilevati sono entrati a far parte del Sistema informativo regionale: infatti è possibile la consultazione dei dati inventariali e cartografici e quindi l’intero lavoro costituisce un valido supporto ai professionisti e a coloro che abbiano bisogno di intervenire in materia forestale. (e.r.)